Passa la linea dura, niente spostamenti Natale. E a scuola (al 50%) dal 7 gennaio

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Spostamenti Natale: sia il 25 dicembre che a Capodanno non ci si potrà spostare liberamente, il Governo ha infatti approvato il divieto di spostamento tra le regioni (anche se in zona gialla) dal 21 dicembre al 6 gennaio e il divieto di uscire dal proprio comune nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e dell’1 gennaio 2021. Stretta anche sulle seconde case raggiungibili solo se nella propria regione e aumentata la vigenza dei dpcm da 30 a 50 giorni.

Sono queste le misure principali contenute nel decreto Natale, approvato dal Consiglio dei ministri e contenente le nuove disposizioni anti covid per le festività.

Spostamenti Natale, la stretta del governo: le nuove restrizioni

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri 2 dicembre un decreto legge contenente le restrizioni per il periodo delle festività natalizie. Conte, e del ministro della Salute, Roberto Speranza, apportando modificazioni urgenti della legislazione d’emergenza per fronteggiare l’evoluzione della pandemia.

Non si tratta, però, del dpcm che entrerà in vigore dal 4 dicembre, al posto di quello firmato il 3 novembre, ma di un decreto che verrà presentato in Parlamento e che introduce nuove limitazioni.

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Le misure nello specifico: divieto di spostamento tra Regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio, con un’ulteriore limitazione agli spostamenti tra comuni diversi nelle giornate del 25 e 26 dicembre e dell’1 gennaio. Fanno eccezione solamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, ma sarà comunque sempre possibile, anche tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, fare ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione. Passa però la linea dura del Governo: si cerca di evitare pranzi in famiglia fra parenti non conviventi. Dovrebbero aprire invece i ristoranti a pranzo il 25-26 dicembre, il primo e il 6 gennaio, anche se per i primi due giorni rimane l’obbligo di non spostarsi dal Comune. Per la scuola il Governo punta a far tornare in presenza, dal 7 gennaio, il 50% degli studenti delle superiori.

Dpcm, nuovo limite di vigenza

Il testo del nuovo provvedimento, inoltre, prevede l’estensione del limite massimo di vigenza dei dpcm: si passa dagli attuali 30 a 50 giorni. L’ormai prossimo dpcm di dicembre dovrebbe infatti restare in vigore fino a metà gennaio circa. Il decreto entrerà in vigore il giorno successivo rispetto a quello della sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale e sarà presentato alle Camere per la sua conversione in legge.

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