Padova Pride Village 2020, avvio con assembramenti e polemiche

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Avvio con polemica al Padova Pride Village 2020. Una manifestazione che, dopo la chiusura del Village di Roma, rappresenta il più grande ritrovo italiano per la comunità LGBTI. Non solo: al Padova Pride Village 2020, infatti, si aspettano come ogni anno anche tante famiglie. Nel 2019, nel corso dei mesi di apertura, si è sfiorata quota 200mila ingressi. Ma la serata di avvio del edizione 2020 ha avuto una coda polemica. Un video che circola in rete, del quale riportiamo qua sotto un fotogramma, mostra infatti chiaramente un momento di ballo senza mascherine né distanze.

Un assembramento che non è sfuggito al mondo della politica, riproponendo una dinamica conosciuta: centrodestra all’attacco, centrosinistra in prudente difesa. Ma le parole che devono far riflettere sono quelle di Luciano Flor, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Padova. «Io sono allibito e quelli sono degli incoscienti. Comportandosi così vanificano tutto il nostro lavoro», ha detto dopo aver visto il video.

Padova Pride Village 2020, la replica degli organizzatori

«La complessità di una manifestazione, dell’organizzazione e della gestione di un grande spazio come il Padova Pride Village non può essere ridotta o condensata a pochi secondi di video che esponenti politici stanno facendo anonimamente girare sui social – spiega una nota dell’organizzazione -. Il Padova Pride Village infatti rispetta le linee guida regionali sulle manifestazioni. A tutte le persone che ieri sera sono entrate nella manifestazione (compresi tutti i lavoratori, i volontari e lo staff) è stata misurata la temperatura all’ingresso. Tutti i baristi, gli animatori, i volontari indossano la mascherina. E più volte la manifestazione è stata interrotta nel corso della serata per ricordare a tutti i frequentatori l’invito a indossare la mascherina. Non è agitando paure per speculare politicamente ed economicamente che si fa il bene della città».

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La questione è però spinosa: proprio lo stesso giorno dell’apertura del Pride è stato chiuso in centro a Padova un bar perché i camerieri sono stati sorpresi senza mascherina. Cosa non successa per il Padova Pride Village 2020.

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