Coronavirus, il primo vaccino si sperimenta in Cina

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Potrebbe essere un cerchio che idealmente si chiude: la Cina, dove tutto è nato, è arrivata prima nella corsa alla produzione di un vaccino per il Coronavirus. Partirà così la prima sperimentazione sull’uomo: a riceverle saranno i soldati dell’esercito cinese, scelti come «cavie» per testare l’efficacia di un vaccino che pare promettere bene. A produrre il vaccino è l’azienda di biotech CanSino, che ha avuto il via libera dalla Commissione Militare Centrale, l’organo che ha stabilito così la prima sperimentazione a livello mondiale su larga scala. Una sperimentazione che di fatto è già partita: data d’inizio il 25 giugno. Meglio non nutrire però troppe illusioni: la sperimentazione sarà rigorosa è probabilmente durerà almeno un anno.

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Ed è proprio la lunghezza del test che fa capire, indirettamente, quanto probabile sarà dover convivere un altro inverno con la pandemia. Magari controllandola, come si sta facendo adesso. Ma l’idea che arrivi un vaccino già in inverno è ottimistica. La sperimentazione cinese, infatti, è la prima a partire fra i quindici vaccini che già si stanno testando in laboratorio nel mondo (e anche su questi va sottolineato come otto, più della metà, siano cinesi). Non è detto però, e di questo si sta discutendo anche all’interno della comunità scientifica, che la durata classica delle sperimentazioni venga rispettata, vista l’emergenza e l’importanza di trovare una risposta al Coronavirus. Per quanto però si possa accorciare, ci vorranno ancora mesi prima di arrivare ad avere un vaccino in grado di sconfiggere la pandemia. Nel frattempo bisognerà tenere alta la guardia, come dimostra anche la situazione nel Veneto.

 

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