"Per Veneto Banca" annuncia azioni legali contro cda

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L’associazione Per Veneto Banca, che raccoglie i soci “di minoranza” dell’istituto di Montebelluna, annuncia battaglia legale contro il cda e segnalazioni alla Banca d’Italia, denunciando scarsa trasparenza. L’associazione guidata da Matteo Cavalcante annuncia di aver dato mandato all’avvocato Stefano Ambrosini per «consulenza e assistenza nella fase stragiudiziale nei rapporti con Veneto Banca, con il suo consiglio di amministrazione e, se del caso, con le autorità di vigilanza».

Matteo Cavalcante

Matteo Cavalcante

Informazione negata, è questa l’accusa in poche parole lanciata da Per Veneto Banca nei confronti del cda guidato dall’ad Cristiano Carrus. «L’associazione si trova oggi nella delicata situazione in cui deve porre in essere ogni azione diretta a tutelare i diritti dei propri soci – spiega l’associazione in una nota – in termini di tutela del legittimo diritto alla corretta informazione, fino ad oggi del tutto negata, sugli atti di gestione e di amministrazione della banca e, più in generale, in ordine alla necessità di esercitare appieno i diritti propri di soci di minoranza».

Dialogo mancato con i vertici di Veneto Banca

Per questo Per Veneto Banca si affida a Ambrosini, civilista e professore nelle università del Piemonte Orientale e alla Luiss di Roma, «anche al fine di contestare agli organi amministrativi della banca eventuali condotte contra legem, mettendo a conoscenza, ove ne sussistano i presupposti, anche alle Autorità di Vigilanza».

Si passa alle carte bollate, dunque, dopo che il dialogo fra l’associazione e i vertici di Montebelluna non è di fatto mai partito: «Questa iniziativa si è resa necessaria in quanto l’associazione fin dalla sua costituzione ha tentato di instaurare, senza successo e con un sostanziale diniego da parte di Veneto Banca, un rapporto di dialogo e collaborazione tra base azionaria e vertice amministrativo» conclude la nota.

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