Birra artigianale, il Veneto terza regione con 74 produttori e brew pub
Il boom della birra artigianale mette il Veneto sul podio delle regioni più produttive in questa nicchia sempre più ampia. Secondo i dati del report 2017 di AssoBirra, l’associazione dei produttori birrai italiani, il 2017 è stato un anno da record, considerando produzione industriale e “artigianale”. La produzione di birra italiana ha fatto segnare il valore assoluto più alto mai registrato il 110 anni di vita dell’associazione: 15,6 milioni di ettolitri prodotti, in aumento del 7,5% rispetto all’anno precedente. A trainare sono sia l’export – al massimo storico con 2,7 milioni di ettolitri esportati, in crescita del 7,9% rispetto al 2016 – sia il consumo interno – i livelli di consumo pro-capite di birra commercializzata in Italia hanno toccato per la prima volta quota 31,8 litri, 0,4 litri più dell’anno precedente.
Parte di questo buono stato di salute del settore è determinato dai micro birrifici, definiti anche “artigianali”. A fine 2017 AssoBirra ne ha censiti 850 in tutto il Paese, spesso all’interno di nuove realtà imprenditoriali gestite da giovani. Danno lavoro a circa tremila persone e si suddividono in birrifici artigianali, che sono 693, e brew pub, 162. Quest’ultima formula è in sostanza un birrificio artigianale che gestisce anche una birreria o un ristorante in cui serve direttamente ai propri clienti la bevanda prodotta in loco. La produzione complessiva dei micro birrifici è stata nel 2017 di 483 mila ettolitri, coprendo una quota di mercato del 3,2%.
Il Veneto in questo contesto si posiziona ai primi posti fra le regioni più dinamiche nel settore. La regione in cui sono presenti più micro birrifici e brew pub, secondo il report di AssoBirra, è la Lombardia, che ne conta 134. Al secondo posto il Piemonte con 80 e al terzo c’è il Veneto con 74. La Toscana è quarta con 63 strutture, mentre nel centro-sud spicca la Campania, che annovera 55 birrifici artigianali e brew pub.
