Padova, un distretto dell'innovazione nell'area del "kilometro blu": al via la ricerca degli investitori internazionali

Ricercare investitori nazionali e internazionali per disegnare il futuro sviluppo di un distretto dell’innovazione nell’area del “kilometro blu” – l’asse dalla stazione di Padova all’area di Padova Est – e individuare un modello di governance: questo il mandato affidato dalla Camera di Commercio di Padova all’advisor strategico PlusValue, con un incarico della durata di 12 mesi.

Il gruppo, fra le realtà leader nella progettazione e realizzazione di distretti dell’innovazione, è coinvolto in numerosi progetti internazionali, fra cui l’esperienza modello della rigenerazione urbana dell’area dell’Expo 2015 di Milano con la nascita del Mind – Milano Innovation District e il progetto europeo Horizon Urban Flow che coinvolge sei città europee e unisce strumenti digitali avanzati e governance partecipativa per ridurre le emissioni, migliorare l’accessibilità e la qualità della vita.

Perno del progetto di sviluppo dell’area del “kilometro blu”, in cui si registra un’alta concentrazione di imprese innovative del settore IT, è il quartiere fieristico di Padova che già ospita il Centro congressi Padova Congress, la sede dello Smact Competence Center e il nuovo hub della Facoltà di ingegneria dell’Università di Padova e su cui sorgeranno anche il nuovo hotel e il data center progettato grazie alla collaborazione fra Camera di Commercio, Regione Veneto e Infocamere. Ma nell’asse dell’innovazione insistono anche altre realtà come Galileo Visionary District, ESA Business Incubation Centre, iNEST, l’Area territoriale di Ricerca di Padova del CNR, il Consorzio RFX e l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione oltre alla nuova sede della Scuola Italiana Design.

L’intervento di PlusValue prenderà il via con un’analisi del contesto, degli asset e degli stakeholder – istituzioni, associazioni di categoria… – che verranno ascoltati per raccogliere la loro visione rispetto al futuro dell’area, guardando al quartiere fieristico, ma anche all’intero asse del “kilometro blu”.

Verrà quindi effettuata un’attività di benchmarking, per attingere idee dalle migliori esperienze sviluppate a livello internazionale, e un’analisi di impatto. Sarà poi definito un nuovo modello di governance – con l’individuazione di un soggetto che possa gestire lo sviluppo del distretto superando l’attuale frammentazione di attori in campo nei diversi progetti -, cui seguiranno la definizione di una roadmap e l’identificazione di un portafoglio di potenziali partner e investitori. Il progetto prevede anche l’esplorazione della possibilità di intercettare i fondi Horizon attraverso un progetto europeo.

«Il percorso che abbiamo definito con il piano condiviso con le categorie economiche Padova 2030, ma anche con il lancio del progetto DIVE – Driving Innovation for Veneto Economy – spiega Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio di Padova – è sfidante e ambizioso, perché punta a fare di Padova un territorio sempre più attrattivo, connesso alle reti europee, puntando anche sulle potenzialità dell’area del kilometro blu, che presenta caratteristiche uniche. Una proposta di sistema in grado di posizionare Padova come nodo strategico tra i poli dell’innovazione regionali e transfrontalieri, tenendo insieme asset esistenti e rafforzando le relazioni istituzionali con altri ecosistemi di riferimento a livello nazionale e internazionale. Una sfida che passa attraverso la capacità di attrarre investimenti che vanno oltre quelli che il nostro tessuto economico può mettere in campo. La scelta, condivisa con il Comune di Padova e con Università di Padova, di aprirci a un orizzonte più ampio e affidarci a un player di primo piano, con una consolidata esperienza internazionale per poter gestire una partita così importante e complessa, nasce proprio con questo obiettivo».

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