Al via il 33° Anno accademico SID: il tasso di occupazione a un anno dal diploma è del 88%

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Shaping Future, leggere il presente per progettare il futuro”. Questo il titolo della cerimonia inaugurale dell’Anno Accademico 2023-24 di SID, la Scuola Italiana di Design.

Il SID apre il suo 33esimo Anno Accademico, quello 2023-24, con i numeri per confermarsi, anche nel prossimo futuro, una vera e propria piattaforma di scambio tra giovani e imprese, tra innovazione e competenze. Un punto di riferimento imprescindibile dell’innovazione territoriale di prodotto e di processo a cui le imprese del territorio (e non solo) attingono a piene mani per accaparrarsi risorse umane di qualità ma anche per avere nuove idee e per scoprire nuovi percorsi di sviluppo.

Il Galileo e Sid, affiancato dai rappresentanti dei principali soci (CCIAA di Padova, Fondazione Cariparo, Università di Padova, ma anche Cna Confindustria Veneto Est ecc) ha presentato i sui successi e i suoi obiettivi al ministro dell’Università e della Ricerca (Mur) Anna Maria Bernini, durante un incontro a porte chiuse che si è svolto presso la sala convegni della Camera di Commercio di Padova lunedì20 novembre tra le 12:00 e le 12:30. «Questa» ha detto il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini «è una struttura in cui il ministero crede moltissimo perché unisce in sé l’accademia, la ricerca, la scienza e l’arte ed è naturalmente internazionalizzata. Il mondo guarda a queste esperienze, valorizza queste iniziative e le viene a cercare in Italia. Quindi questo è sicuramente uno dei nostri più importanti biglietti da visita».

La divisione education del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo Visionary District, proprio a settembre, ha ottenuto dal ministero dell’Università e della Ricerca il riconoscimento quale ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) in relazione alla sua divisione di formazione Scuola Italiana Design. Proprio a partire da questo Anno Accademico 2023-24 i nuovi iscritti potranno quindi ottenere, dopo aver seguito l’intero percorso di studi, il nuovo diploma accademico di primo livello in “Design e comunicazione (DIPL02)” assimilato ad un diploma di Laurea Triennale.

Nei suoi 33 anni di storia sono oltre 2000 i diplomati di Scuola Italiana Design, più di 500 le imprese coinvolte in partnership destinati a percorsi di innovazione, quasi 90 le società fondate dai diplomati e decine di migliaia le ore di formazione che Sid ha offerto ai ragazzi in un impegno costante che ha avuto un ruolo importante nello sviluppo del territorio. E mentre l‘Anno Accademico 2022-23 si è chiuso con 115 progetti di ricerca per le imprese, l’obiettivo di questo trentatreesimo anno di studi, formazione e sviluppo creativo al fianco delle imprese, è quello di superare le 550 partnership totali con il mondo economico dall’inizio della storia di SID.

Un portfolio che è esperienza e garanzia di qualità ma pure bagaglio di capacità formativa per un sistema industriale che guarda proprio alle aule di SID per selezionare i propri dirigenti creativi del futuro. Una richiesta di competenze che cresce con un ritmo costante e che registra, anche per l’anno accademico appena concluso, un tasso di occupazione nel settore di attività degli studi, a 6 mesi dal diploma, dell’88,3%.

Quest’anno il titolo della cerimonia inaugurale dell’Anno Accademico di SID che si è tenuta lunedì 20 novembre alle ore 14.00 presso il Centro Culturale Altinate | San Gaetano in Via Altinate 71, Padova è stato “Shaping Future, leggere il presente per progettare il futuro”. Ospite di questa XXXIII° edizione è stato Fabio Zardini, Country Manager Italia Patagonia, intervenuto sul tema della Corporate Social Responsibility, in cui Patagonia rappresenta un modello virtuoso a livello globale.

«Nei suoi 33 anni di storia Scuola Italiana Design ha dimostrato con i suoi progetti, le sue collaborazioni e con la cultura che ha saputo diffondere nell’ecosistema a cui appartiene» dichiara il presidente del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo Visionary District Paolo Giopp. «Tutto ciò in una lunga lista di successi resi possibili grazie al supporto dei soci, alla capacità organizzativa del suo management, alla competenza dei suoi docenti e alla creatività dei suoi studenti. A partire da questo Anno Accademico il Pst Galileo e la sua Scuola Italiana Design possono contare sul riconoscimento del ministero dell’Università e della Ricerca quale ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) e i nuovi iscritti potranno ottenere, dopo aver seguito l’intero percorso di studi, il nuovo diploma accademico di primo livello in “Design e comunicazione (DIPL02)” assimilato ad un diploma di Laurea Triennale. Un successo che per noi è solo un punto di partenza in grado di proiettarci verso nuove e stimolanti sfide al servizio del tessuto economico del territorio».

«La Scuola Italiana Design – spiega Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio di Padova – è una realtà formativa di altissimo livello, capace di rispondere a una domanda di competenze molto forte da parte delle imprese, e al tempo stesso un centro propulsore di innovazione e trasferimento tecnologico: solo nell’ultimo anno sono stati sviluppati progetti di ricerca in 24 imprese, in oltre trent’anni ha offerto i suoi servizi a centinaia di aziende. La visita del ministro Bernini, che ha voluto conoscere da vicino questa straordinaria realtà del nostro territorio, rappresenta un ulteriore riconoscimento dell’unicità della Scuola, fra le realtà di riferimento a livello nazionale».

«Shaping future è leggere il presente per progettare il futuro» spiega il direttore del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo Visionary District Emiliano Fabris. «Le complessità dell’ambiente economico le sfide sociali, le crisi geopolitiche internazionali, creano un contesto in cui è necessario ripensare il concetto di valore. Un concetto che è sempre stato connesso all’elemento monetario, alla ricchezza economica, ma che si è evoluto in un’idea molto più ampia che comprende aspetti di natura sociale, ambientale ed economico-organizzativa. La sostenibilità diventa così un tema troppo importante per essere lasciato ad una specifica funzione aziendale. Dobbiamo superare l’attuale approccio specialistico a concepire la sostenibilità come un processo manageriale che permei l’intero processo decisionale e organizzativo. I nostri futuri designer saranno accompagnati in un percorso che trasforma la sostenibilità proprio in un approccio multidimensionale, multilivello e multidisciplinare. Un progetto formativo che mira a renderli pienamente preparati alle sfide di domani nel contempo offrendo al sistema economico di riferimento professionisti capaci di supportare le imprese nella loro evoluzione futura».

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