Coldiretti Veneto: dopo la siccità il maltempo, danni alle colture

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L’estate che stiamo vivendo rischia di rivelarsi la peggiore degli ultimi anni per il settore agricolo. Prima la siccità, poi il maltempo che ieri ha colpito pesantemente il Veneto. A subire i danni peggiori, afferma Coldiretti, sono state le coltivazioni di stagione: l’ultima frutta estiva, l’uva praticamente pronta per la vendemmia e le olive che verranno raccolte in autunno.

Si segnalano perdite consistenti anche nelle coltivazioni di mais a Cavarzere, dove le colture sono state letteralmente atterrate. A Portogruaro, invece, le serre sono state spazzate via, insieme ai tetti dei rustici. L’acqua, tanto invocata dai coltivatori, ha portato più danni che benefici, soprattutto quando accompagnata dalla grandine.

Riscontrati danni anche nei centri urbani: le bancarelle dei mercati sono volate via insieme ai loro prodotti e proprio ieri si sono staccati alcuni frammenti dal campanile di San Marco, che è stato prontamente transennato.

«Quella del 2022 – fa sapere Coldiretti Veneto – è la peggior estate del decennio con un drammatico aumento del +1300% fra bufere di vento, bombe d’acqua, grandinate e trombe d’aria con un impressionante impatto dei cambiamenti climatici che fra siccità e maltempo hanno già provocato vittime e oltre 6 miliardi di euro di danni all’agricoltura, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European severe weather database (Eswd).»

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