Sviluppatori di app al liceo: il progetto di Assindustria e Club Bit nelle scuole

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L’attitudine al digitale si conferma un requisito base per il mondo del lavoro. A maggio sono previste in Veneto 2.020 assunzioni di specialisti e tecnici informatici (480 a Padova, 310 a Treviso) ma il 74,3% degli specialisti, un picco, è introvabile (62,8% dei tecnici). Così scuola e imprese sperimentano insieme nuove strade, come diventare sviluppatori di app già al liceo.

È l’esperienza vissuta da 71 studentesse e studenti di tre licei scientifici di Padova e Treviso, grazie al progetto “Information technology e project management” promosso dal Club BIT di Assindustria Venetocentro, comunità professionale di IT manager di aziende manifatturiere.

Gli studenti dei Licei Scientifici Curiel di Padova, Da Vinci di Treviso e Giorgione di Castelfranco Veneto, si sono cimentati nella creazione di un sistema per il tracciamento digitale delle consegne, attraverso un percorso educativo-esperienziale coerente con gli obiettivi dell’alternanza scuola-lavoro (Pcto), l’orientamento e l’indirizzo in scienze applicate dei tre licei. Il percorso si è svolto da ottobre a maggio, con il coinvolgimento attivo degli studenti, la formazione in project management, l’utilizzo di competenze informatiche e lo sviluppo di soft skill grazie alla simulazione di un contesto reale di lavoro.

Con il tutoraggio di cinque IT manager, i giovani hanno sviluppato cinque sistemi per l’assegnazione delle spedizioni ad un corriere, cimentandosi nella redazione di project chart, gannt del progetto, stima di tempi e costi, demo. Tra questi, sono stati selezionati i progetti più creativi, innovativi e funzionali.

Il Premio Creatività è andato al team del Liceo Da Vinci di Treviso formato da Lorenzo Baldissin, Filippo Berto, Giovanni Borsato, Biagio Cecere, Mattia Dajci, Tommaso De Faveri, Stefania Narducci, Davide Piovesan, Luca Santinello, Gloria Thomas, Oliver Torresan, Marco Toscan. Ad aggiudicarsi il Premio Professionalità il team del Liceo Giorgione di Castelfranco con Giovanni Bordignon, Mattia Cavallin, Alberto Comiotto, Elena Daminato, Giuseppe Ferraro, Greta Ferraù, Serena Micco, Jacopo Moschetta, Davide Perosin.

Tre le Menzioni speciali: al team del Liceo Curiel di Padova formato da Omar Alchabrac, Arianna Bacelle, Sonia Ballerin, Emma Barbalarga, Mattia Bullo, Sergiu Fintinari, Alessandro Greggio, Alessandro Hu, Elia Imhoff, Lorenzo Manfredi, Nicola Roberto Salvan, Davide Tropeano, Ionut Alexandru Valeriu, Alessandro Vettore, Marialetizia Zanella, Mattia Zenere; al team del Liceo Giorgione con Matteo Beltrame, Pietro Berno, Alessio Giacometti, Alessandra Franco, Vittorio Michieletto, Pier Paolo Pastrello, Caterina Quaggiotto, Francesco Stangherlin, Simone Stradiotto; e al team del Liceo Da Vinci con Alice Bernacchia, Andrea Bredariol, Saad-Eddine Bousselham,  Ilario Cremonese, Laura Franchin, Christian Libralato, Valentina Prota Alessandro Savio, Giacomo Sorato, Matteo Sorato.

Il progetto promosso dal Club BIT di Assindustria, ha l’obiettivo di accrescere attraverso occasioni di formazione, confronto e condivisione con il mondo della scuola, la rete di conoscenze informatiche nelle imprese del territorio. Il Club, nato a Treviso nel 1994, si è allargato a Padova e ad altre province.

La premiazione si è svolta oggi in modalità mista, nei tre Licei tra loro videocollegati, nel corso di un incontro che ha visto la partecipazione di Alberto Fedalto Presidente Club BIT e Lorenzo Secco progettista, esperto di design (L’altruismo del progettista).

I ragazzi hanno presentato i loro project work e atteso il verdetto della giuria seguiti dai docenti Fabio Pozzebon e Benedetta Valentini (Liceo Giorgione), Alessandra Mojo e Alberto Ucci (Liceo Da Vinci), Mattia Biggeri (Liceo Curiel). A valutare i progetti, la giuria dei tutor del Club BIT composta da Patrizia Lauricella dell’azienda Crocco, Andrea Mattiuzzo di Galdi, Alberto Conz di Mazzonetto, Luca Busatto di Proced, Alberto Fedalto di Volteco.

«Il crescente utilizzo delle tecnologie digitali è un fenomeno pervasivo che interessa tutte le attività economiche, influenza la domanda di lavoro da parte delle imprese e le caratteristiche delle mansioni che saranno proposte ai collaboratori – sottolinea Francesco Nalini, Consigliere delegato Assindustria Venetocentro per l’Education -. Il filo conduttore delle professioni del futuro sarà il digitale, inteso come abilitatore della capacità delle aziende di creare nuovi business, migliorare processi e modelli esistenti, fattore essenziale per sostenere la competitività e aumentare la produttività. I risultati del project work promosso da Club BIT dimostrano che il ricorso agli strumenti digitali può arricchire e integrare l’attività didattica, stimolando nei ragazzi l’apprendimento attivo e rafforzando le loro competenze trasversali».

«Le professioni legate alla trasformazione digitale hanno e continueranno ad avere una grandissima richiesta da parte delle imprese, anche per effetto dell’accelerazione impressa dalla pandemia – sottolinea Alberto Fedalto, Presidente Club BIT -. In questo contesto, chi ha competenze digitali di programmazione acquisirà un ruolo sempre più rilevante e un importante vantaggio competitivo sugli altri candidati. La competenza digitale rappresenta la possibilità e capacità di essere attori consapevoli e partecipi nella società della conoscenza e dell’innovazione. Il nostro project work è stato un’occasione di confronto, condivisione e formazione con le ragazze e i ragazzi dei tre licei coinvolti, finalizzata a potenziare le loro conoscenze informatiche e a farli diventare protagonisti del futuro».

In foto Alberto Fedalto, presidente di Club BIT

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