Sit, utili in crescita del 20% nel 2021, fatturato a quota 380 milioni

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Il Consiglio di Amministrazione di SIT ha approvato i risultati relativi all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2021. Un 2021 che ha portato buoni risultati alla società, che crea soluzioni intelligenti per il controllo delle condizioni ambientali e la misurazione dei consumi.

«I risultati del 2021 consegnano ai nostri stakeholders un’azienda performante, con numeri ottimi allineati alle aspettative che testimoniano la bontà del nostro business model» ha detto il presidente e AD di SIT, Federico de’ Stefani. «Nonostante l’aumento dei prezzi dei materiali e le difficoltà di approvvigionamento, abbiamo saputo gestire al meglio le richieste dei nostri clienti, reagendo prontamente alle diverse necessità».

I ricavi conseguiti durante lo scorso anno si attestano a 380,5 milioni (+18,6%), l’utile netto adjusted a 16,3 milioni (+21,6%). Le vendite della Divisione Heating hanno totalizzato 298,3 milioni, in crescita del +19,8% rispetto al 2020, mentre le vendite della Divisione Metering sono giunte a quota 76,9 milioni (+12,1% rispetto al 2020), di cui vendite Smart Gas Metering per Euro 57,1 milioni e Water Metering per Euro 19,8 milioni; l’EBITDA margin si è consolidato a 51,2 milioni, in rialzo del +17,4% rispetto all’anno precedente; il Cash flow operativo pari a 27,2 milioni dopo investimenti per 26,1 milioni di euro; la posizione finanziaria netta, infine, risulta essere pari a Euro 106,7 milioni (era 116,0 milioni a fine 2020).

I risultati del quarto trimestre 2021 sono in linea con le tendenze annuali: ricavi consolidati pari a 94,3 milioni di euro, in linea con quarto trimestre 2020, -4,2% a parità di perimetro); le vendite della Divisione Heating per Euro 77,4 milioni (+3,6% rispetto quarto trimestre 2020), mentre quelle della Divisione Metering per Euro 14,9 milioni (-17,5% rispetto al quarto trimestre 2020). Per quanto riguarda le vendite Smart Gas Metering per Euro 10,4 milioni e Water Metering per Euro 4,5 milioni; l’EBITDA si è consolidato pari a Euro 9,3 milioni contro Euro 11,2 milioni del quarto trimestre 2020. È stata quindi proposta la distribuzione di un dividendo pari a Euro 0,30 per azione.

«Continua il nostro impegno nell’ambito della transizione energetica. L’aumento dei prezzi del gas ha inevitabilmente velocizzato la transizione a fonti rinnovabili ed aumentato la consapevolezza sulla salvaguardia delle risorse naturali. Forti di un percorso verso la green economy iniziato molti anni fa, tutti i nostri prodotti sono già compatibili con il biometano e continua a ritmo incalzante lo sviluppo delle soluzioni hydrogen-ready, alcune delle quali hanno già completato gli iter certificativi e sono pronte alla commercializzazione. L’acqua, come l’idrogeno, sarà centrale in questo percorso: con Janz la divisione Metering sta lavorando allo sviluppo di contatori tecnologicamente evoluti e connessi che consentano di limitare gli sprechi, in ottica di crescita ed espansione della quota di mercato internazionale».

«In un 2022 che presenta le complessità già vissute nel 2021, con l’aggravante di tensioni politiche le cui conseguenze sul business non possono essere ad ora individuate, SIT può contare su una forte diversificazione geografica sia per mercati di approvvigionamento, sia di produzione e commercializzazione. Si tratta – sottolinea de’ Stefani – di un punto di forza centrale per il gruppo che, assieme ad una Governance forte e chiara, ci consente di mitigare il rischio ed assicurare un controllo costante. In questo contesto, la nostra priorità rimane il mercato e i nostri clienti: cerchiamo di assicurare, infatti, un servizio continuativo, rispettoso dei tempi e sempre di alta qualità intervenendo in modo flessibile e globale sulla supply chain in ottica di salvaguardia delle forniture».

Giacomo Porra

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