Le varianti Covid spaventano l'Italia: in arrivo coprifuoco anticipato e weekend blindati
Covid, le varianti continuano a correre: l’aumento del numero dei contagi dovrebbe riflettersi in nuove e ancor più rigide restrizioni. Il Governo, infatti, sta aspettando di conoscere i dati ufficiali sui contagi degli ultimi giorni, in quanto i numeri forniti negli ultimi giorni risultano influenzati anche da un minor numero di tamponi effettuati nel weekend.
Alla luce dei dati vi sarà nel pomeriggio di oggi 8 marzo una riunione tra Draghi e i suoi ministri per valutare eventuali nuove limitazioni da comunicare alla popolazione, a pochi giorni dall’entrata in vigore del primo Dpcm del nuovo Governo.
Nuove restrizioni contro le varianti Covid: le ipotesi
La nuova stretta potrebbe partire già nel fine settimana. L’ipotesi è che si segua il principio proposto dagli scienziati del Cts: il parametro dei 250 casi su 100.000 persone, già applicato per le scuole, potrebbe diventare quello giusto per far scattare in automatico la zona rossa: le Regioni, però, sono molto critiche, perché disincentiva a fare i tamponi. Ciò detto, è molto probabile che nel monitoraggio del prossimo venerdì aumentino le regioni poste in zona rossa.
Un’ulteriore restrizione potrebbe essere l’anticipazione del coprifuoco: il divieto di circolazione, ora fissato dalle 22 alle 5, potrebbe essere anticipato di due o tre ore. Al vaglio anche l’ipotesi di chiusura dei negozi, almeno in quelle zone dove risultano essere chiuse le scuole, per evitare assembramenti pomeridiani.
L’obiettivo è scongiurare il lockdown totale e per farlo l’ipotesi è di applicarlo solo nei weekend. Tuttavia, su questo tema le fazioni politiche e le regioni sono in disaccordo: sarà dunque decisivo la riunione del Governo per stabilire i provvedimenti da adottare. Sempre oggi 8 marzo, inoltre, il ministro dell’Istruzione Bianchi vedrà gli esperti del Cts e dell’Iss per valutare tutte le possibili soluzioni al problema scuole chiuse o aperte. Diversi governatori premono per la più estrema: chiudere tutte le scuole, in tutta Italia.
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