Astrazeneca Veneto, vaccino bloccato. Ma su 68mila fatti nessuna reazione grave

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Covid, sospesa anche in Veneto la somministrazione dei vaccini AstraZeneca, ma su 68mila dosi somministrate non sono stati riscontrati rilevanti effetti collaterali. L’Agenzia Italiana del Farmaco, ieri 15 marzo, in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paesi europei, ha deciso di estendere in via precauzionale e temporanea il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca su tutto il territorio nazionale.

Sono in corso ulteriori approfondimenti su possibili effetti collaterali del vaccino. Pertanto, la Regione del Veneto ha tempestivamente disposto il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca con effetto immediato, fino a diverse determinazioni da parte degli organi centrali.

Sospesa la somministrazione di Astra Zeneca anche a Unipd

La programmazione dei prossimi giorni che prevedeva l’utilizzo del vaccino di AstraZeneca è stata annullata al fine di consentire una nuova pianificazione dell’offerta. Saranno regolarmente effettuate le vaccinazioni previste con gli altri vaccini disponibili (Pfizer e Moderna), con priorità per soggetti anziani e ad elevata fragilità.

E’ opportuno precisare che a livello regionale sono state distribuite 194.000 dosi totali di AstraZeneca, di cui sono ad oggi state somministrate 68.154 dosi di vaccini AstraZeneca. Inoltre è attivo un monitoraggio costante delle reazioni avverse che, finora, non ha fatto registrare episodi di rilievo, ma solo eventi non rilevanti e attesi dopo la somministrazione di un vaccino. Aifa renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose.

AstraZeneca è, inoltre, il vaccino somministrato nella campagna vaccinale intrapresa la scorsa settimana dall’Università degli studi di Padova che a due giorni dalla conclusione è stata interrotta. La speranza dell’ateneo patavino è quella di ripartire non appena verrà riconfermata la sicurezza del vaccino. Per ulteriori comunicazioni il Paese resterà in attesa fino a giovedì 18 marzo, giorno in cui si terrà la riunione dell’Aifa.

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