Il Veneto piange Giuseppe Basso, l'angelo che guariva i bambini dal tumore

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Per oltre 40 anni ha curato, con umanità e competenza, bambini colpiti da tumori. Molti di loro, ormai adulti, si erano stretti in questi giorni attorno a Giuseppe Basso, il 73enne luminare padovano, morto oggi, 16 febbraio 2021, a causa del Covid-19. Ex direttore della Clinica oncoematologica pediatrica dell’Azienda Ospedale Università di Padova, anima per molti anni dell’istituto di ricerca Città della Speranza, Basso lascia la moglie e un figlio di 7 anni.

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Morte Giuseppe Basso, il cordoglio del rettore Unipd

«Covid-19 ha portato via oggi Beppe Basso, per molti anni pediatra oncologo del nostro Ateneo – afferma Rosario Rizzuto, rettore dell’Università di Padova –.  Scienziato di valore e medico appassionato, il professor Basso con competenza e determinazione ha applicato i progressi della scienza alla cura dei giovanissimi pazienti, che nei momenti difficili della malattia in lui hanno trovato le terapie più efficaci ed un sorriso amico. Intelligente, critico, ironico, mai banale, di lui ricordo tante discussioni accese, animate dalla comune passione per la scienza e da una profonda stima reciproca. Mancherà a tutti noi. A nome di tutto l’Ateneo esprimo ai familiari il dolore e l’affetto della nostra comunità».

Le parole di Zaia

“Il Covid ci ha portato via la stella cometa delle cure per i bambini malati di tumore. Con Giuseppe Basso, la sanità veneta perde non solo un grande clinico, ma anche una persona incomparabile per le qualità sul piano umano, che ho avuto la fortuna di conoscere molto bene”. Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, piange la scomparsa del Professor Giuseppe Basso, già direttore dell’oncoematologia pediatrica di Padova, uno dei medici più conosciuti e amati d’Italia.

“Lo stimavamo per le straordinarie capacità cliniche – aggiunge Zaia – e gli volevamo bene per quel tocco di umanità che ha sempre messo nell’affrontare ognuno dei suoi casi, sia verso i piccoli malati che verso le loro famiglie. Non lo dimenticheremo e, anzi, mi auguro che i più giovani che intraprendono questa difficilissima specializzazione, lo considerino un esempio da seguire senza indugi”. “Giuseppe Basso, con il suo appassionato lavoro, ha salvato migliaia di giovani vite. I bimbi per i quali non è riuscito a fare il miracolo, ora lo accolgono in Paradiso”.

(foto dal sito Città della Speranza)

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