Fallimenti aziendali, in Veneto mai così pochi dal 2011

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È in «forte calo» il numero dei fallimenti registrati in Veneto nel primo semestre del 2018. A dirlo è l’Osservatorio fallimenti, procedure e chiusure di imprese di Cerved, gruppo specializzato nell’analisi e nella gestione del rischio di credito e nella fornitura di soluzioni commerciali e marketing per le aziende. Nei primi sei mesi del 2017 in Veneto si contavano 521 imprese fallite, cioè 78 in più dei 443 avvenuti nello stesso periodo di quest’anno (-15%).

«Nel secondo trimestre del 2018 è proseguito il miglioramento sul fronte delle chiusure aziendali, con i fallimenti che hanno raggiunto il minimo da sette anni a questa parte – conferma Marco Nespolo, ad di Cerved -. I miglioramenti sono diffusi a tutti i settori economici, ma non a tutta la Penisola: in alcune regioni, come Sicilia, Calabria e Lazio, la tendenza è negativa».

Meno concordati per costruzioni e industria

Il Veneto si pone tra le regioni con il miglioramento più evidente dietro a Molise (-43,3%), Valle d’Aosta (-40%), Friuli Venezia Giulia (-23,2%), Puglia (-21%), Emilia Romagna (-17,6%) e Umbria (-16,2%). Il calo riguarda tutti i settori produttivi, così come tutte le tipologie di impresa, in particolare le società di persone (-13,5%), le imprese individuali e altre forme (-14,4%). Il trend risulta particolarmente positivo nelle costruzioni (-7,2%).

Per quanto riguarda l’utilizzo del concordato, le riduzioni sono maggiori nelle costruzioni (-33%) e nell’industria (-28%) rispetto ai servizi (-18%). Geograficamente, la diminuzione è più accentuata nel Centro (-53%) che nel Nord-Ovest (-21%), nel Nord-Est (-13%) e nel Mezzogiorno (-8%).

Alessandro Macciò

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