L’asporto non basta: in Veneto 26mila locali chiusi

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Sono oltre 26mila i locali (bar, ristoranti, pizzerie e un migliaio gli agriturismi) costretti a stare chiusi in Veneto a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia. Ad oggi, 25 gennaio, è consentita esclusivamente la consegna a domicilio o l’asporto, ma con limitazioni fino alle 18 per molti locali.

Provvedimenti che hanno ridotto ulteriormente la sostenibilità economica delle varie riaperture, tanto che in molti hanno preferito mantenere le serrande abbassate.

«Una situazione che tocca il fatturato agricolo regionale pari a 6 miliardi di euro fatto di eccellenze e denominazioni che portano la nostra regione ai vertici della produzione di qualità in Italia» ha speigato Daniele Salvagno presidente di Coldiretti Veneto.

Locali chiusi, Coldiretti Veneto: «Problemi per l’intera filiera alimentare»

A livello nazionale la pandemia ha inevitabilmente segnato i consumi alimentari degli italiani fuori casa, tanto che nel 2020 sono scesi al minimo da almeno un decennio con un crack senza precedenti per la ristorazione che dimezza il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro.

«Gli effetti della chiusura delle attività interessano anche l’occupazione oltre a farsi sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – conclude Salvagno  – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato».

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