Covid, con l'aumento della povertà cresce il rischio di infiltrazione mafiosa

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Covid, è stato registrato un aumento del 30% di poveri in Veneto: oltre i 97mila segnalati nel 2020. Situazione preoccupante e da monitorare. Come dimostra l’indagine della Dda di Palermo, infatti, che ha documentato il tentativo dei clan di mafia di organizzare una distribuzione alimentare per i poveri, la criminalità trova terreno fertile in situazioni di miseria e degrado sociale. Lo afferma Coldiretti Veneto.

Tra le fila di chi richiede un pasto caldo ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid.

Veneto, aumentano i poveri: le attività di beneficenza

La task force di Coldiretti Veneto ha consegnato dall’inizio della pandemia quasi 50mila chilogrammi di cibo alle famiglie in difficoltà attraverso iniziative come la “Spesa Sospesa” promossa nei mercati di Campagna Amica presenti nei capoluoghi e nelle piazze delle sette province e resa possibile grazie alla generosità dei cittadini.

Un’azione capillare svolta in collaborazione con gli enti di beneficenza a cui si aggiungono i pacchi della solidarietà consegnati dagli agricoltori con il contributo determinante del management dei Consorzi Agrari D’Italia (Cai) e della Coldiretti che hanno deciso di rinunciare a propri compensi straordinari. Un sistema che ha permesso la distribuzione di prodotti Made in Italy 100% con pasta, riso, latte, carne, salumi, formaggi, succhi, frutta, riso e prodotti per l’infanzia.

I produttori non hanno scordato neppure gli animali bloccati nei circhi e nei parchi naturali. Tigri, elefanti, cammelli, zebre e altre bestie esotiche e non solo sono state sfamate con fornitura di 20 mila chilogrammi di verdura, frutta, fieno e paglia. Un contributo spontaneo da parte di cooperative ed allevatori che non hanno esitato a garantire il pronto intervento nonostante le difficoltà economiche.

Iniziative che sono il segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione , tuttavia l’impegno privato non può sostituirsi a quello pubblico. A tal proposito Coldiretti Veneto sollecita  l’adeguamento della legge regionale n.11 del 2011 per arginare il disagio sociale attuando un’equa distribuzione delle eccedenze alimentari.

LAVORI GRATIS IN CASA

Molte famiglie soffrono le difficoltà dovute al contagio. Sul fronte sgravi, vi diamo due buone notizie:

 

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