Scuola, nuova proposta del ministro Azzolina: in classe fino a fine giugno

Scuola, in classe fino alla fine di giugno.É questa la nuova proposta della ministra Azzolina, di cui si era già parlato durante l’anno scolastico precedente, dopo i tre mesi di DaD forzata per via del primo lockdown. L’ argomento con la seconda ondata è tornato in auge.

L’ipotesi è stata giudicata possibile dalla ministra dell’Istruzione Azzolina, che rispondendo a Myrta Merlino, durante la trasmissione “L’Aria di Domenica” su La7, ha detto «ad agosto le scuole non le puoi tenere aperte, perché manca l’aria condizionata. Al massimo si può pensare di farlo fino a fine giugno”.

Scuola, in classe fino a fine giugno: docenti contrari

Una proposta che potrebbe mettere in discussione l’efficienza  della didattica a distanza, già criticata dall’ultimo rapporto del Censis ( leggi qui l’approfondimento) e che a quanto pare sembra non essere considerata alla pari della scuola in presenza.

Docenti e associazioni di categoria tuttavia non sono d’accordo con la nuova possibilità, in quanto sostengono non ci sia nulla da recuperare rispetto al normale svolgimento dei programmi scolastici poichè attraverso la DaD lezioni ed orari stanno continuando e venendo rispettati.

Donazzan: «Lo avevo proposto già per concludere il precedente anno scolastico»

Così Elena Donazzan, Assessore all’istruzione e al lavoro della Regione del Veneto commenta le dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione «il ministro Azzolina propone di andare a scuola fino a tutto giugno? Lo avevo proposto già per concludere il precedente anno scolastico. È stato scientificamente dimostrato per come si evolve la diffusione della pandemia da Coronavirus, che il periodo estivo con le temperature più alte sia il più sicuro».

«Già al termine dello scorso anno scolastico lo sapevamo e personalmente avevo proposto di prolungare il calendario scolastico per poter rientrare in aula, per l’appunto, in sicurezza, per poter recuperare di lezione. Questo soprattutto per le classi degli ultimi anni dei cari cicli scolastici» ha concluso la Donazzan.

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