Orv, l'azienda padovana cede gli stabilimenti in Polonia

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La  direttiva europea per la riduzione dell’impatto ambientale delle plastiche monouso, che introduce l’obbligo di un contenuto minimo di plastica riciclata nelle bottiglie,  è al centro dell’operazione di vendita che coinvolge una importante realtà produttiva veneta. La padovana Orv (Ovattificio Resinatura Valpadana S.P.A), ha ceduto gli stabilimenti polacchi della IMP Polowat, di cui è socia, a Indorama, colosso chimico tailandese leader mondiale nel PET integrato.

Ad assistere la società padovana  nella trattativa e nel passaggio di proprietà  gli avvocati  Lorenzo e Francesco Camilotti di Legalitax studio legale e tributario. Sono così passati in mano thailandese due stabilimenti per il riciclo di bottiglie PET a Bielsko-Biala e Leczyca, con una capacità combinata pari 27mila tonnellate annue, di cui 23mila tonnellate di scaglie e 4mila tonnellate di granuli.

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«Il tutto a dimostrazione del sempre crescente interesse a livello internazionale per un’economia circolare e verde – afferma una nota della Orv -. Questa operazione di acquisizione dimostra poi, ancora una volta, come le tecnologie sviluppate dalle realtà italiane siano al centro dei desideri dei più grandi player del comparto».

Andrea Fasulo

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