Cimice asiatica, oltre 32 milioni per le imprese venete

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Nella riunione di giovedì 5 novembre della Conferenza Stato-Regioni è stata raggiunta l’intesa sugli interventi compensativi a favore di imprese agricole che hanno subito danni causati dagli attacchi dalla cimice asiatica. I fondi, ripartiti nel prossimo triennio, ammontano a 110 milioni di euro totali e prevedono un ristoro pari a circa 63 milioni di euro per l’Emilia-Romagna, 32,4 milioni per il Veneto, 6,8 per il Piemonte, 4,1 per la Lombardia e 3,7 infine per il Friuli Venezia Giulia. Per il sostegno alle imprese agricole colpite da eventi metereologici eccezionali, riconosciuti con declaratoria dal 4 dicembre 2019, vengono stanziati, inoltre, 13 milioni di euro rivenienti dal Fondo della Protezione Civile suddivise tra Emilia Romagna (3,1 milioni), Lombardia (3), Veneto (2,9), Piemonte (2,4), Liguria (0,8), Calabria (0,5), Lazio (0,2) e Marche (0,1).

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Cimice asiatica, «ristoro per le aziende segnale importante di vicinanza»

“L’accordo raggiunto oggi sblocca oltre 140 milioni di euro a valere sul Fondo di Solidarietà Nazionale – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, che ha partecipato alla riunione in videoconferenza della Conferenza Stato-Regioni – Un segnale di importante vicinanza in un momento di estrema difficoltà per l’economia nazionale che mira a sostenere le imprese nella ripresa dell’attività economica e produttiva. Accanto ai ristori, sarà fondamentale programmare le linee di investimenti su cui indirizzare le risorse future per creare valore aggiunto e rilanciare le nostre aziende agricole sui mercati nazionale e internazionale. Abbiamo accolto, inoltre – conclude L’Abbate – alcune necessità del comparto vitivinicolo alla luce delle complicazioni del periodo”.

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La Conferenza Stato-Regioni ha sancito l’intesa, infatti, su altri quattro punti all’ordine del giorno. Oltre alla riorganizzazione della disciplina della riproduzione animale, si interviene sull’OCM Vino dove, a causa delle complicazioni dovute alla pandemia Covid-19, si è reso necessario sia dimezzare i limiti di contributo minimo nell’ambito della misura “Promozione” sia il differimento al 30 novembre del termine ultimo per presentare la domanda di aiuto della misura “Investimenti, ristrutturazione e riconversione dei vigneti” per la campagna 2020/2021. In seguito all’introduzione della fatturazione elettronica, infine, si è manifestata l’esigenza di introdurre un addendum alle “Linee Guida sull’ammissibilità delle spese relative allo Sviluppo Rurale” relativo ai controlli.

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