Veneto, stanziati due milioni e mezzo per le imprese nel turismo

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Due milioni e mezzo per sostenere l’attività turistica delle piccole e medie imprese nei mercati internazionali. La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore al turismo Federico Caner, ha approvato una nuova azione del Por-Fesr (Programma operativo regionale – Fondo europeo di sviluppo regionale) per favorire l’orientamento alla domanda turistica e il consolidamento dell’offerta veneta all’estero.

«Con questo provvedimento – sottolinea l’assessore Caner – segniamo un’ulteriore tappa di quel percorso virtuoso di sviluppo del turismo veneto, avviato con il programma Por-Fesr. Fino ad oggi abbiamo sostenuto l’innovazione, premiando le startup, lo spirito di squadra, favorendo organizzazioni sinergiche tra gli operatori e la modernizzazione delle strutture ricettive, finanziando precisi progetti di riqualificazione. Questo nuovo step si focalizza sulla promozione internazionale della nostra offerta turistica, grazie al sostegno economico per ricerche di mercato di alto livello e per garantire la presenza dei nostri operatori sui mercati esteri, anche attraverso le attività di comunicazione e valorizzazione dell’immagine che dettano gli indirizzi del turismo mondiale».

Al bando – che si aprirà il 29 ottobre prossimo per chiudersi il 27 febbraio 2020 – potranno concorrere le reti d’impresa, le associazioni temporanee di impresa o di scopo e i consorzi, attivi in comuni aderenti ad una OGD (Organizzazione di Gestione della Destinazione) riconosciuta dalla Regione.

«Il turismo è la prima ‘industria’ del Veneto – prosegue Caner -. Basti pensare ai 70 milioni di presenze e ai 18 miliardi di fatturato per capire che le nostre imprese del settore non solo non possono essere escluse dalla promozione sui mercati internazionali, ma devono entrarci per essere protagoniste. Gli operatori turistici del Veneto, quel ‘Land of Venice’ che comunica un territorio contrassegnato da 8 siti Patrimonio Unesco, da un ambiente storico, artistico e paesaggistico unico oltre che da una specificità agroalimentare di grande richiamo, devono disporre del maggior appoggio possibile per acquisire i mezzi necessari per affrontare una competizione su massima scala. Non è pensabile che un appuntamento come le Olimpiadi 2026, che saranno una grande vetrina per tutto il Veneto, possano trovarli impreparati».

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