Progetto Riparti Verona: 3 milioni per rilanciare le imprese scaligere

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Una grande spinta alle imprese veronesi: tre milioni di euro che puntano a liquidità, internazionalizzazione e digitalizzazione. È il secondo step di Ri.Ver, il progetto Riparti Verona, voluto dalla Camera di Commercio della città: il primo step, un progetto di marketing territoriale, è partito pochi giorni fa. Un’importante strategia (anche) per incentivare il turismo, e che potrebbe aiutare a fare della città la Capitale della Cultura 2022.

Il bandi sono rivolti  a micro, piccole e medie imprese: le domande possono essere presentate a partire dal 20 agosto prossimo, con scadenza il 30 settembre (a parte per il bando sulla liquidità, che scade il 30 novembre).

I tre bandi del progetto Riparti Verona

Il primo bando assegnerà 1,5 milioni per la liquidità, e prevede anche un contributo ulteriore a copertura del costo della garanzia, compresi i costi di istruttoria delle pratiche. La domanda dovrà essere presentata tramite un Consorzio di Garanzia Fidi e scade il 30 novembre 2020. Tutte le indicazioni a questo link.

Il secondo bando, con 1 milione di euro disponibili si concentra sull’internazionalizzazione, e mira a rafforzare la capacità competitiva delle imprese sui mercati internazionali, assistendole nell’individuazione di nuove opportunità di business nei mercati già serviti e nello scouting di nuovi o primi mercati di sbocco. Scopri tutte le informazioni a questo link.

Il terzo e ultimo bando, il minore dei tre con 445mila euro disponibili, eroga voucher per promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle micro, piccole e medie imprese attraverso l’erogazione di voucher per la realizzazione di iniziative di digitalizzazione, anche finalizzate ad approcci green oriented del tessuto produttivo. Scopri come fare domanda cliccando su questo link.

Accordo Intesa Sanpaolo-Breton per sostenere le imprese della filiera

«Il progetto Ri.ver. impegnerà 30 milioni di euro in tre anni per la ripartenza dell’economia scaligera – spiega il Presidente dell’ente, Giuseppe Riello – si tratta di un progetto articolato nel quale Puntiamo sull’effetto leva: 1 euro dato come contributo al 10%, sviluppa un moltiplicatore pari ad almeno 10 euro. In particolare, abbiamo introdotto il bando per la liquidità che eroga risorse per abbattere i tassi di interesse dei finanziamenti per il rilancio e lo sviluppo delle imprese. Uno strumento concreto per liberare liquidità destinata agli investimenti. In questa delicata fase dell’economia globale – conclude Riello – un particolare impegno è rivolto alla valutazione di eventuali possibilità di mercato in aree meno toccate dall’emergenza Covid-19 o nei Paesi che per primi si riapriranno agli scambi internazionali»

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