Dalla tecnologia al personale, la «rivoluzione» di Master Gnocchi

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È il perfetto esempio di successo grazie a una formazione e a un accompagnamento mirato, quello dell’azienda Master di Vedelago, nel trevigiano, nata come laboratorio artigiano di gnocchi di patate e diventata in pochi anni impresa, con 6.000 metri quadri di fabbrica, che produce 30.000 kg di gnocchi al giorno, in 3 turni a ciclo continuo, per un fatturato annuo di 18 milioni di euro. I due soci oggi plaudono al percorso fatto assieme al loro partner di fiducia, ErgonGroup, società di consulenza e formazione per aziende che da tre anni li sta seguendo in un percorso all’insegna della crescita continua.

Tutto è partito da un cambiamento interno

Riccardo Pasinato, oggi Plant Manager dell’azienda, 12 anni fa era il Responsabile Qualità dell’azienda. Nel 2017 gli viene chiesto dalla proprietà di gestire l’intero stabilimento, è allora che viene affiancato da Gabriele Olivo, responsabile area Organizzazione Aziendale e Lean di ErgonGroup, che lo prepara a ricoprire quel ruolo così importante e a rispondere al sogno dei due imprenditori di Master, Adriano Bianco e Giovanni Favretto, di arrivare nelle tavole di tutto il mondo con un prodotto autentico, Made in Italy, “fatto come dalle nostre nonne”.

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“I due titolari di Master Gnocchi – spiega Pasinato – volevano e vogliono vendere uno gnocco che nulla ha a che vedere con lo gnocco elastico e duro che spesso troviamo sugli scaffali dei supermercati. Noi lavoriamo la patata fresca, che sicuramente è più difficile da lavorare rispetto al fiocco di patata in termini di produttività e organizzazione del lavoro, ma dà un prodotto finito decisamente diverso. Lavorare una materia fresca richiede senz’altro maggiori attenzioni nei reparti produttivi, ma garantiamo un prodotto finale decisamente differente.” Da qui un lavoro certosino fatto a più mani assieme a Gabriele Olivo e Resolve, divisione di ErgonGroup dedicata al mondo della consulenza, che ha toccato l’area risorse umane, l’organizzazione interna, i sistemi di controllo di produzione e infine i comparti più strategici. “Abbiamo iniziato – continua Pasinato- con la raccolta di una mole di informazioni attraverso sistemi di rilevamento delle produttività, utilizzando dei sensori. I risultati erano e sono ad oggi consultabili da remoto, da qualsiasi parte del mondo.”

“Quello che ci è stato chiesto 3 anni fa, quando abbiamo cominciato ad affiancare Master – spiega Olivo – è stato aiutare l’azienda a evolversi in quelli che erano lo scenario e il mercato europeo e internazionale, sempre più selettivi e mirati. Per far questo, è stato necessario razionalizzare e organizzare le risorse produttive e i meccanismi di produzione, andando ad affinare gli strumenti manageriali per saper reagire agli stimoli del mercato. Ci siamo quindi chiesti quale prodotto richiedesse la grande distribuzione, quali fossero i gusti, chi fossero i clienti finali, con quali tempistiche produrlo e quale immagine associarvi. I cosiddetti dati di produzione. L’azienda ci chiedeva supporto nella realizzazione di un buon prodotto che marginasse. Assieme abbiamo intrapreso un percorso che ha portato alla digitalizzatone del processo produttivo e all’efficientamento di risorse, tempi e persone, diminuendo al minimo gli sprechi.”

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“Oggi più che mai – continua il consulente – per Master Gnocchi la partita si gioca in prima battuta sulla capacità di produrre solo il necessario, azzerando di fatto il magazzino, diventato a tutti gli effetti automatico. Ma anche sulla capacità di reagire ai cambiamenti, come è avvenuto durante il lockdown, che ha visto aumentare la produzione in casa Master del 10%, una percentuale che è rimasta invariata anche con la riprese delle attività. All’interno di questo processo è stato necessario inserire una figura specifica di controllo aziendale a coordinamento di tutti i comparti, e nello stesso tempo formare competenze diverse in tutte le aree. Il nostro motto per Master è stato “Right the first time”, ovvero “farlo bene al primo tentativo, senza sprechi di tempo”, reduci dal Covid e vista l’esperienza di ErgonGroup nel supportare le aziende nelle tante crisi vissute in questi anni.” Resolve, divisione di ErgonGroup dedicata alla consulenza, mette in campo almeno 500 consulenti, ognuno con una formazione specifica maturata sul campo, in grado di fornire un servizio di consulenza a 360 gradi.

“L’obiettivo futuro – prosegue Olivo – è quello di arrivare a un sistema digitale di integrazione tra l’ordine del cliente e il processo produttivo con tempi ridotti. Il tutto tenendo conto della produzione diversificata (dagli gnocchi bio a quelli vegani o ripieni) e del personale, sempre coinvolto nei processi di formazione, al fine di creare uno vero e proprio e spirito di squadra. Tutti sono stati coinvolti in un processo tecnologico e digitale che ormai non può non segnare il passo. E l’azienda ci ha premiato con la fiducia che ripone in noi di anno in anno, guardando ovviamente i risultati raggiunti.”

A proposito di risultati, l’azienda Master Gnocchi, oltre al mercato interno ormai saturo (azienda seconda solo al brand Giovanni Rana) si sta facendo spazio anche all’estero, in particolare negli Usa. “Stiamo investendo nel mercato statunitense, nella fascia premium, e puntiamo a distribuire i nostri prodotti in tutto il territorio – afferma il Plant Manager Pasinato – con proposte differenziate che vanno dagli gnocchi bio e vegan con farina integrale e spirulina, agli storici prodotti della linea “Mamma Emma” Bio/Vegan, che annovera gnocchi classici, al kamut e al farro, così come gli spätzle bio con spinaci. Stiamo raccogliendo quanto seminato in questi anni, tanto che stiamo aprendo il mercato anche al Cile e al Brasile, con i primi carichi di produzione proprio questo mese. Oltre agli Usa, Master Gnocchi è presente anche in Australia, Canada e Inghilterra, con numeri che parlano di una crescita del 10% nel 2020 e di un fatturato, nonostante l’emergenza Covid, del + 20% tra marzo e aprile rispetto allo stesso periodo del 2019. “Il nostro obiettivo – conclude Pasinato – è sempre stato quello di essere la locomotiva del treno, quello che traina, non quello che si fa trainare o che copia ma quello che eventualmente si fa copiare. Per far questo abbiamo dovuto passare tanti cambiamenti e farci affiancare da professionisti del settore come ErgonGroup, che funge proprio da nostro partner di fiducia in azienda.”

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