Dalla Cina al Veneto la telecamera termica che monitora febbre (e mascherine)

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Il fatidico 4 maggio è alle porte: presto inizierà la cosiddetta “fase 2”, che vedrà la riapertura di aziende e negozi. Ma per riaprire sarà fondamentale dotarsi di strumenti in grado di controllare uffici e negozi, garantendo l’ingresso solamente a chi non ha la febbre e indossa la mascherina. In Cina il problema è già stato risolto, sviluppando telecamere in grado di analizzare masse di persone in tempo reale.

La risposta italiana – o meglio, veneta – a questo bisogno arriva dalla vicentina Borinato Security, che per prima in Italia ha sviluppato la DET2000BT, un’innovativa telecamera termica: un tablet, installato su un piedistallo, che viene collocato all’ingresso dei negozi. Il cliente si avvicina e in un solo secondo la telecamera legge con un sensore termico la temperatura corporea dal volto con una precisione di 0,3 gradi.

Inoltre, vede se la persona porta o meno la mascherina. In caso di febbre o mancata protezione, una voce avvisa i presenti della violazione in corso, scatta un allarme che può bloccare le porte automatiche oppure avvisare l’addetto alla reception che qualcuno sta rischiando di moltiplicare il contagio. In catalogo, l’azienda ha anche altri strumenti, destinati ai grandi spazi: rilevano contemporaneamente la temperatura corporea di otto persone a dieci metri di distanza in un decimo di secondo: serve nei luoghi dove ci sono flussi costanti.

«C’è un boom di richieste, è la miglior soluzione pensata per i negozi, studi professionali e aziende – spiega Leonardo Borinato, titolare della Borinato Security -. Dalla Puglia al Piemonte, ci stanno chiamando in molti: farmacie e panetterie, agenzie e piccole ditte, tutti stanno cercando di attrezzarsi per riaprire. Le aziende hanno bisogno di più sicurezza per gestire la Fase 2. E devono poter farlo con un investimento relativamente economico».

Giacomo Porra

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