Discoteche, ordinanza di Ferragosto in Veneto: capienza dimezzata

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Discoteche, una nuova ordinanza “di Ferragosto” della Regione Veneto impone la capienza dimezzata per contrastare il Coronavirus. Luca Zaia non chiude i templi del ballo, neanche dopo la chiusura di una delle più note del Veneto, il Muretto di Jesolo, costretta a mandare a monte l’evento di Ferragosto per anticipare la probabile sanzione per eccesso di assembramenti riscontrato dalla polizia nelle scorse notti.

Il presidente della giunta regionale ha firmato un provvedimento in vigore dal 15 agosto, con due novità sostanziali. La prima novità è che il numero massimo di persone che possono entrare non sia superiore al 50% della capienza massima normalmente autorizzata. Prevede, inoltre, l’obbligo di indossare sempre la mascherina all’interno del locale, compreso durante il ballo, ammesso, va ricordato, solo in presenza di piste all’aperto.

Jesolo, la discoteca Muretto chiude dopo i controlli anti-Covid e contrattacca

Discoteche Veneto, chi sgarra chiude subito

L’altra novità è la chiusura immediata del locale, senza alcun rimando ad ulteriori pratiche amministrative, se viene accertato dagli organi di vigilanza il mancato rispetto delle norme fissate dall’ordinanza stessa.

«È una misura presa contro il rischio che il virus torni a fare la voce grossa – sottolineano Zaia e l’assessore alla sanità Manuela Lanzarin -. Non possiamo vanificare i risultati raggiunti grazie all’impegno e lo sforzo di tutti. Mi rivolgo soprattutto ai giovani che nei giorni del lockdown e fino ad oggi sono stati un vero modello di responsabilità e consapevolezza della situazione. Invito loro e tutti gli altri appassionati a pazientare ancora, aderendo alle indicazioni che vengono date e continuando ad avere comportamenti coerenti con la situazione».

«Nel periodo e nel clima estivo – concludono i due – è comprensibile la voglia di stare insieme e divertirsi, soprattutto dopo le restrizioni degli scorsi mesi. Ma altrettanto lo è comprendere come basti poco creare assembramenti e situazioni che possono rendere inutile l’impegno di tutti ed il lavoro dei nostri professionisti sanitari. Torneranno tempi normali ma ora ci è chiesto di affrontare anche il divertimento con le giuste accortezze».

Ti potrebbe interessare