Cattolica-Generali, ricorso contro l'accordo (con la benedizione della Curia)

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C’è chi dice no. E si rivolge al Tar per fare ricorso Cattolica. Così ha fatto il fronte dei soci di Cattolica Assicurazioni che è contrario alla “fusione” con Generali. Un’operazione che vi abbiamo raccontato, ratificata dal Cda a fine giugno (ecco i dettagli), che prevede l’ingresso di Generali in Cattolica per una quota pari al 24,4%. Alcuni soci hanno chiesto al Tar di Venezia di annullare, o quantomeno sospendere, la delibera approvata dall’assemblea dei soci lo scorso 27 giugno. Un ricorso che è stato firmato da una ventina di soci, fra i quali spicca la Curia di Verona, fra i firmatari c’è infatti monsignor Giorgio Benedetti, presidente dell’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero.

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Ricorso Cattolica, le motivazioni

Per i firmatari del ricorso Cattolica viene contestato alla dirigenza una mancata informativa prima del voto, che sarebbe stato così una sorta di salto nel buio. Nel ricorso si parla apertamente di «abuso di diritto al danno dei soci», visto che «l’aumento di capitale deliberato, lungi dal rispondere alle immediate necessità finanziarie indicate dall’Ivass» è «volto a favorire una vendita a terzi del controllo della società tramite collocamento privato da parte degli amministratori, liberi, nell’ambito di una delega del tutto indeterminata e valevole per cinque anni, di far entrare nel capitale sociale terzi interessati a dispetto dei diritti degli attuali soci, privati illegittimamente del diritto d’opzione».

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