Costruttori di camion, class action contro i «prezzi gonfiati»: termini prorogati

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Prezzi gonfiati camion: non si ferma la battaglia degli acquirenti di tir contro il cartello dei produttori, già sanzionati dalla Commissione Europea il 19 luglio 2016, per aver gonfiato i prezzi degli autocarri. Nei giorni scorsi è stato prorogato il termine per aderire all’azione per il recupero del sovrapprezzo al prossimo 31 gennaio 2021 e Confartigianato Imprese Padova ha organizzato un apposito servizio per presentare le domande. Nella sola provincia di Padova sono oltre 4mila i mezzi coinvolti. Ammontano a 35 milioni e 500mila Euro l’ammontare dei danni che potrebbero essere risarciti.

Daf, Mercedes, Iveco, Man, Volvo, Renault Truck e Scania hanno dovuto pagare un’ammenda di 2,93 miliardi di Euro, per comportamenti illeciti perpetrati nel periodo di tempo che va da gennaio 1997 a gennaio 2011. Quattordici anni in cui i vertici dei vari marchi si sono incontrati e accordati sugli aumenti dei prezzi e sulla tempistica per l’introduzione di tecnologie antinquinamento, il cosiddetto cartello. L’indagine della Commissione ha rivelato che queste imprese si sono organizzate per il coordinamento dei prezzi a livello di “listini all’ingrosso” per autocarri medi e pesanti nello Spazio economico europeo. Oggetto di collusione da parte di queste imprese sarebbe stata anche la tempistica per l’introduzione delle tecnologie di emissione per i camion medi e pesanti, al fine di rispettare le sempre più severe norme europee sulle emissioni (da Euro III fino ad Euro VI attualmente in vigore).

Prezzi gonfiati camion, ecco come funzionava

Infine, i produttori di camion si sarebbero coordinati per scaricare sui clienti i maggiori costi derivanti dall’adattamento alle nuove tecnologie di emissione necessarie. «Le vittime del comportamento anticoncorrenziale sono coloro che hanno acquistato dalle case costruttrici coinvolte, anche attraverso leasing, camion sia nuovi che usati di medie (da 6 a 16 tonnellate) e/o grandi dimensioni (oltre le 16 tonnellate) e che siano stati immatricolati nel periodo tra il 1997 al 2011, con probabile estensione fino al 2013 – precisa Michele Varotto, Presidente degli Autotrasportatori di Confartigianato Imprese Padova, sul tema dei prezzi gonfiati camion -. Il problema riguarda prevalentemente gli autotrasportatori, ma non solo, possono aver subito le conseguenze di questo cartello anche aziende che operano in diversi altri comparti».

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Il danno risarcibile consiste nel sovraprezzo causato dal cartello. L’azione legale può essere attivata singolarmente o aderendo ad una class action. Confartigianato ha aderito ad un’iniziativa collettiva internazionale. Ora, la proroga accordata consente di proseguire l’azione legale: «Vogliamo assistere i nostri associati di ogni settore, che hanno purtroppo subito un danno, in questo percorso che condurrà al risarcimento, attraverso la raccolta e la verifica della documentazione necessaria e il caricamento sull’apposita piattaforma – spiega il Presidente di Confartigianato Imprese Padova Roberto Boschetto -. Il nostro intento è coordinare i tanti imprenditori in un’azione efficace che porti a conseguire i risultati attesi».

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