Centri estivi 0-3 anni Veneto, pronta l'ordinanza per la riapertura

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Centri estivi 0-3 anni Veneto entro fine settimana arriverà l’ordinanza di Luca Zaia, governatore della Regione, per la riapertura. «Non è giusto che l’infanzia resti nel limbo – ha detto Zaia – se non arrivano indicazioni da Roma ci muoveremo autonomamente. Lo faremo, ovviamente, con tutte le cautele del caso». Quando? «Il prima possibile» L’accoglienza dei bimbi nei centri estivi 0-3 anni Veneto è l’ultimo tassello che manca per la riapertura totale dei centri estivi Veneto. Dal 3 giugno, infatti, partono le prime riaperture. Come vi abbiamo raccontato (clicca qui per l’articolo): un tema molto seguito dalle famiglie venete. Come abbiamo spesso ripetuto, c’è da seguire poi le indicazioni comune per comune, perché la ripartenza sarà in ordine sparso. A Venezia, ad esempio, oggi 3 giugno (con già 830 adesioni), Padova, e stiamo sempre parlando delle strutture comunali, ha già fatto sapere che si ricomincerà il 15 giugno. Con tanto di polemica per le rette, in alcuni casi triplicate.

Il tema dei costi, infatti, è essenziale: va detto che la Regione Veneto ha sempre spinto per la riapertura, con vari annunci da parte di Zaia, ma forse ci si è poco concentrati sul come. Molte strutture, per soddisfare le regole previste, saranno costrette ad aumentare i costi delle rette. E questo è un gran problema per le famiglie venete. Alle quali diamo però anche delle buone notizie.

Centri estivi 0-3 anni Veneto, le regole

Ricordiamo intanto quali sono le regole per la riapertura dei centri estivi.

■ Predisporre per genitori, bambini e personale una adeguata informazione su tutte le misure di prevenzione da adottare. Prevedere segnaletica, con pittogrammi e affini, idonea ai minori.

■ Sottoscrivere un accordo tra l’ente gestore, il personale e i genitori coinvolti per il rispetto delle regole di gestione dei servizi finalizzate al contrasto della diffusione del virus.

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■ Dovrà essere garantita una zona di accoglienza oltre la quale non sarà consentito l’accesso a genitori e accompagnatori. ■ L’accesso alla struttura dovrà prevedere un’organizzazione anche su turni che eviti assembramenti di genitori e accompagnatori all’esterno della struttura stessa.

■ Prevedere la rilevazione quotidiana della temperatura corporea per tutti gli operatori, bambini, genitori/accompagnatori. In caso di T >37.2 °C il soggetto dovrà essere allontanato. In caso di febbre del genitore/accompagnatore il minore non potrà accedere al servizio. Gli accompagnatori non dovranno essere persone con più di 60 anni.

■ Invitare il personale e i genitori all’auto-monitoraggio delle condizioni di salute proprie e del proprio nucleo familiare, ed informarli circa i comportamenti da adottare in caso di comparsa di sintomi sospetti per COVID-19.

■ Prevedere un rapporto tra personale e minori di 1:5 per bambini da 0 a 5 anni, di 1:7 per bambini da 6 a 11 anni e di 1:10 per ragazzi da 12 a 17 anni.

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■ La composizione dei gruppi di bambini deve essere il più possibile stabile nel tempo e dovranno essere evitate attività di intersezione tra gruppi diversi, mantenendo, inoltre, lo stesso personale a contatto con lo stesso gruppo di minori.

■ Privilegiare attività che possano ridurre contatti prolungati, in particolare in ambienti chiusi, a maggior rischio di eventuale contagio. Favorire sempre, ove possibile, l’attività all’aperto.

■ Per bambini e ragazzi devono essere promosse le misure igienico-comportamentali con modalità anche ludiche, compatibilmente con l’età e con il loro grado di autonomia e consapevolezza.

■ La mascherina di protezione delle vie aeree deve essere utilizzata da tutto il personale e dai bambini e ragazzi sopra i 6 anni di età. Privilegiare mascherine colorate e/o con stampe.

 

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