Aperture Veneto, il 18 maggio via libera a bar, estetiste e parrucchieri

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Una regione a «basso rischio» di ritorno infezione: le aperture Veneto si avvicinano sempre di più. Per parrucchieri ed estetiste, per bar ristoranti e negozi, la data ormai è certa: lunedì 18 maggio. Lo confermano anche le aperture del premier Giuseppe Conte, in un’intervista al Corriere della Sera e poi del ministro Francesco Boccia, che ha parlato di spazio di libertà per le regioni per decidere le proprie aperture. Ma è quel dato iniziale, il «basso rischio», che fa spingere il Governatore Luca Zaia sul tema delle aperture Veneto. A dirlo è un report del Ministero della Salute, visionato e riportato nei contenuti da «Il Gazzettino». Capacità di tracciare i casi, velocità nell’intervento, dati in continua discesa: questo fa del Veneto una regione dove si può provare a ripartire quasi totalmente.

+++ AGGIORNAMENTO: CONFERMATA APERTURA IL 18, ANCHE PER PALESTRE E CENTRI SPORTIVI +++

Ed è per questo che Zaia dal 4 maggio ha alzato il tiro, per la prima volta, contro il mondo della scienza. Lo ha fatto parlando sempre del comitato scientifico nazionale, ma forse un po’ parlando a nuora affinché suocera (ovvero i big veneti della scienza) intenda. Il messaggio del Governatore è chiaro: basta (troppa) cautela, bisogna riaprire. Una linea che è facile – leggendo in filigrana – vedere come figlia degli ottimi dati sanitari. Anche perché va considerato che il Veneto ha riaperto sì al lavoro, come tutti, il 4 maggio, ma in realtà già da una settimana prima c’era il via libera per passeggiate, giri in bici, visita a seconde case e barche. E come in molti casi si è visto, assembramenti nelle strade (solitamente con mascherina e con un buon rispetto delle regole) ci sono stati. Ma il virus è rimasto abbastanza fermo, confermando una cosa che già si sapeva: i luoghi critici sono ospedali e case di riposo. Anche nei luoghi di lavoro il rischio è basso: lo testimoniano i casi registrati dall’Inail, in fondo non troppi, anche perché avvenuti soprattutto prima che scattasse il lockdown.

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Oggi, lunedì 11 maggio, ci sarà un incontro decisivo con il ministro Boccia. I governatori delle Regioni chiederanno di poter riaprire in autonomia: richiesta che sarà accettata. Anzi, probabilmente verranno informati che lo stesso premier Conte avrebbe deciso di riaprire prima estetisti, parrucchieri, bar e ristoranti. Non più il primo giugno, ma già il 18 maggio. Di fatto accogliendo le richieste di molte regioni. Aperture Veneto in arrivo, quindi. Da chiarire cosa si farà per palestre e piscine, che sembrano rimanere fuori.

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Aperture Veneto, il nodo del come

Il giorno decisivo per le aperture Veneto, in ogni caso, sarà probabilmente mercoledì. Al massimo giovedì. Perché il nodo ora si è spostato: non più la domanda è se aprire, ma come. Vi avevamo raccontato la proposta (vedremo se sarà accettata, ma grosso modo dovrebbe essere confermata) per parrucchieri ed estetiste:

  • taglio e trattamento solo su appuntamento: è essenziale ridurre al minimo le persone presenti in negozio, mantenendo la distanza di sicurezza.
  • sanificazione estrema e continua di ambienti e strumenti. Un qualcosa che – va ricordato – già si dovrebbe fare. Ora però l’attenzione alla messa in sicurezza sanitaria degli strumenti di lavoro sarà fondamentale.
  • apertura anche 7 giorni su 7, per spalmare al meglio gli appuntamenti.
  • orario prolungato a 18 ore, per lo stesso motivo.
  • distanza di sicurezza di almeno due metri fra le persone (tranne ovviamente chi sta tagliando i capelli, che dovrà indossare mascherina e guanti)

Ma per ristoranti e bar e negozi? Zaia chiede linee guida ragionevoli: «Leggo da qualche parte che qualcuno parla di mettere un tavolo ogni quattro metri: se lo metta a casa sua un tavolo ogni quattro metri. Ma non nei ristoranti perché questo significa chiuderli tutti». Entro metà settimana arriverà la risposta. Ma intanto arrivano le prime indiscrezioni (qua si possono leggere).

E intanto si studia anche una riapertura per le spiagge: i paletti, però, sembrano tanti. QUA LE IPOTESI. 
spiagge Veneto

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Un viaggio fotografico all’interno dei capoluoghi veneti deserti. Foto delle nostre città come mai viste prima. Per non dimenticare quanto è stato e quanto stiamo ancora, in parte, vivendo. QUA TUTTE LE FOTO.

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