Distanza, mascherina, autocertificazione: ecco come riapriranno bar, ristoranti e negozi

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Come sarà l’apertura ristoranti Veneto? Quali regole dovranno seguire i bar? E i negozi di abbigliamento? In attesa di lunedì 18 maggio, giornata in cui si potrà riaprire, c’è grande attesa per le regole che si dovranno seguire. Vi abbiamo raccontato come la data sia stata ormai decisa: il vero nodo da capire è il come. Oltre ad alcune differenze (il Veneto, ad esempio, chiede anche la riapertura di palestre, centri sportivi e stabilimenti balneari, che invece il Governo vorrebbe da giugno). Ed ecco che arrivano le prime indiscrezioni, sulla base di un documento che sta valutando il Consiglio dei Ministri, proprio riguardo l’apertura ristoranti Veneto, bar negozi. Intanto si sta lavorando ad un’idea di passaggio libero fra province confinanti. «Non è la madre di tutte la battaglie, il blocco fra Regioni ha un senso, ma discuteremo di passaggi fra province confinanti».

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Apertura ristoranti Veneto le regole. Con indicazioni anche per bar e negozi

  • i negozi che potranno ospitare un solo cliente alla volte sono quelli sotto i 25 metri quadrati, non più 40 come pareva
  • distanziamento di tavoli in bar ristoranti probabilmente a 2 metri, non 4 come ipotizzato all’inizio. Ma su questo si sta ancora dibattendo
  • bisognerà stabilire una capienza dei locali predefiniti. Potrebbe essere come regola la divisione per 4 della superficie totale
  • ricambio di aria naturale e ventilazione dei locali
  • le mascherine si indosseranno in cassa, quando si è in fila e per andare al bagno
  • si potrà autocertificare il proprio stato di parentela o convivenza, in modo da aiutare il ristoratore o il barista
  • prenotazione obbligatoria per evitare assembramenti
  • per i negozi prevista sanificazione ogni giorno, ma per l’abbigliamento non servirà sanificare i vestiti ad ogni prova
  • il servizio a buffet non sarà possibile
  • non è fissata la distanza di sicurezza fra un cliente e l’altro, ma si consiglia sia abbastanza da evitare la trasmissione

Intanto il Governatore Luca Zaia ha fatto il punto sulla situazione del Veneto. «Abbiamo sostanzialmente ripulito le terapie intensive dai positivi. Non abbiamo più pazienti da altre Regione. Si sta tornando alla normalità. Avremo il tema delle 50mila prestazioni sanitarie da recuperare, quelle sospese dall’emergenza». «I dati sono inconfutabilmente buoni, stiamo andando verso la negativazzione degli ospedali. Ogni 10 giorni facciamo il tampone ai medici in prima linea, ogni 20 agli operatori sanitari e delle Rsa. Le nuove infezioni sono bassissime. Su 1.200 tamponi sanità, in un luogo che per privacy non dirò, ne abbiamo trovati 3, meno del 3 per mille. Il virus ci preoccupa perché è altamente contagioso». Si pensa già all’autunno. «Stiamo già preparando il piano d’azione per la possibile, ma non certa, reinfezione autunnale. In questo piano rientra anche la banca del plasma. Siamo i primi ad aver portato avanti un progetto del genere. Stiamo facendo prelievi quotidiani, immagazzinando sangue e un piano di lavoro per la lavorazione del plasma».

 

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