Coronavirus, ecco come ottenere tutti i bonus del decreto «Cura Italia»

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Con il nuovo decreto “Cura Italia” del 17 marzo, sono stati introdotti numerosi bonus per aiutare lavoratori, famiglie e imprese a fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Ma come si ottengono questi bonus? Alcuni verranno riconosciuti automaticamente, come i bonus in busta paga per i lavoratori in quarantena, altri avranno bisogno di una richiesta formale nel sito dell’Inps, come per i 600 euro del voucher baby-sitter per le famiglie. L’unico bonus già attivo è l’estensione dei giorni di permesso per chi deve assistere familiari portatori di handicap.

LEGGI IL TESTO INTEGRALE DEL DECRETO «CURA ITALIA»

Il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, denominato decreto «Cura Italia» è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, e contiene contiene provvedimenti per 25 miliardi di euro. Il decreto, controfirmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed ora in attesa della conversione in legge da parte delle due Camere è di fatto – vista la portata economica – paragonabile ad una mini-legge di stabilità.

Come ottenere i bonus

Congedo parentale o voucher baby-sitter

Le famiglie lavoratrici con figli fino a dodici anni rimasti a casa da scuola possono chiedere al datore di lavoro il congedo parentale, che vale per un massimo di 15 giorni al mese per famiglia, ricevendo un’indennità pari al 50% della retribuzione. L’alternativa al congedo è il voucher baby sitter, ovvero un bonus di 600 euro – che diventano mille per le forze dell’ordine e gli operatori sanitari -. Per ottenere il voucher si deve rivolgere la domanda all’Inps, utilizzando lo Spid o registrandosi sul sito dell’istituto.

100 euro per i lavoratori in quarantena

Per i lavoratori dipendenti che hanno un reddito inferiore ai 40mila euro lordi annui e continuano a uscire di casa per recarsi al lavoro, nella busta paga di aprile il datore di lavoro riconoscerà un bonus di 100 euro – cifra massima, calcolata sulle ore effettive di lavoro in sede -. Nel caso dei lavoratori in quarantena precauzionale i giorni a casa dovranno essere contati come malattia.

Bonus per lavoratori autonomi

Lavoratori autonomi con partita Iva, artigiani, commercianti e co.co.co, se non iscritti a forme previdenziali obbligatorie o non pensionati hanno a disposizione un bonus di 600 euro. A questa misura possono accedere anche i lavoratori stagionali del turismo e gli agricoltori che hanno almeno 50 giornate stipendiate nel 2019. La domanda per ottenere il bonus dovrà essere presentata all’Inps. I professionisti iscritti a ordini o albi professionali, invece, potranno accedere ad un altro tipo di bonus, chiamato “reddito di ultima istanza”. Le regole per l’erogazione arriveranno dal ministero dell’economia e da quello del lavoro entro il prossimo mese. Per ora sappiamo che per questa misura sono stati stanziati 300 milioni di euro.

Assistenza disabili

Per chi deve assistere familiari o congiunti portatori di handicap c’è la possibilità di aumentare da 3 a 12 i giorni complessivi dei permessi 104. Il bonus è automatico, e si riferisce ai mesi di marzo e aprile: in totale i giorni di permesso saranno 18, tre per mese più i dodici del decreto “Cura Italia”.

Mutui e versamenti fiscali sospesi

Per i lavoratori che stanno pagando un prestito bancario o un mutuo, con l’adesione al Fondo mutui prima casa c’è la sospensione dei versamenti fiscali fino al 30 settembre. Per ottenere lo stop ai pagamenti, basterà presentare la richiesta – anche online -alla banca che ha concesso il prestito. Lo stesso bonus lo potranno ottenere anche i dipendenti delle azienda dei settori più colpiti dall’emergenza Covid-19: i pagamenti delle cartelle fiscali vengono sospesi dall’8 marzo al 31 maggio.

Bonus per l’affitto dei negozi

Per chi paga l’affitto di un negozio che è stato costretto a chiudere nel mese di marzo, c’è la possibilità di ottenere un credito d’imposta del 60 % del canone di locazione. Il bonus, ovviamente, non è applicabile alle attività che hanno continuato a lavorare nel periodo di quarantena. Il bonus è automatico, e verrà erogato alla prima scadenza fiscale, come credito d’imposta spendibile in compensazione.

Bonus per sanificazione aziendale

È riconosciuto un credito d’imposta del 50% per chi attiverà procedure di sanificazione degli ambienti di lavoro e attrezzature per contenere il contagio da Coronavirus. Le spese non devono superare i 20 mila euro, e devono essere documentate. Per questo bonus è stato stanziato un fondo di 50 milioni di euro. Per accedere al bonus sarà necessario aspettare le istruzioni del Ministero dello sviluppo economico e dell’economia.

Giacomo Porra

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