Coronavirus, tutte le novità del decreto «Cura Italia»: 25 miliardi per l'economia

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Venticinque miliardi di euro a beneficio dell’Italia, nuove assunzioni in campo medico e bonus per infermieri, ma anche per chi ha lavorato nel mese di marzo. Sul tavolo del consiglio dei Ministri è stato varato il decreto cura Italia.

Ecco tutte le nuove misure messe in atto dal governo per contrastare l’epidemia da Coronavirus e tutelare medici, lavoratori, famiglie e imprese. Un sostegno diretto di 25 miliardi per far ripartire l’economia, insieme a garanzie in grado di mobilitare risorse per 340 miliardi nel mondo del credito.

La seduta era prevista per la giornata di domenica 15 marzo, ma è slittata più volte, fino ad arrivare alle 10 di lunedì mattina. Per trovare accordi sulle misure da adottare, dallo stop ai pagamenti di mutui e tasse allo stanziamento di risorse straordinarie per la Protezione civile e il sistema sanitario nazionale, è stato necessario un lunghissimo pre-consiglio di oltre 7 ore.

«Abbiamo stanziato 25 miliardi di euro per le famiglie e le imprese, e mobilitiamo risorse per 340 miliardi – afferma il premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa -. Con questo decreto non esauriamo il nostro compito per quanto riguarda gli interventi in campo economico. Siamo consapevoli che questo decreto non basterà, ma con questo provvedimento lo Stato dice “presente”».

«Abbiamo approvato il decreto, con il quale diamo una prima risposta alla crisi coronavirus sul piano economico e non solo – sottolinea il ministro dell’economia Roberto Gualtieri –. Abbiamo deciso di utilizzare tutto il limite di indebitamento netto autorizzato dal parlamento».

I contenuti del decreto cura Italia

Lavoro

Uno dei punti fondamentali del nuovo decreto è il lavoro. Sono previste nuove disposizioni per la cassa integrazione in deroga e vengono estesi i permessi retribuiti, con 12 giornate in più tra marzo e aprile. Per partite Iva, co.co.co, lavoratori del settore agricolo, del turismo e dello spettacolo per marzo si prevede un indennizzo di 600 euro. Sono inoltre sospesi i versamenti dei contributi per i lavoratori domestici in scadenza fino al 31 maggio. Viene anche istituto il Fondo per il reddito di ultima istanza per il sostegno al reddito di lavoratori dipendenti e autonomi.

I datori di lavoro che riducono la loro attività a causa dell’emergenza avranno la possibilità presentare domanda per la concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o per l’accesso all’assegno ordinario dal 23 febbraio e per un massimo di nove settimane. Non mancheranno, inoltre, misure di sostegno al lavoro agile e all’acquisto del materiale necessario per metterlo in pratica.

Famiglie

Un’altra categoria ben presente nel decreto è la famiglia: tra le misure di sostegno c’è la possibilità di ricorrere al bonus baby sitter, per coloro i quali abbiano i loro figli a casa con la chiusura della scuola e non possano badare a loro dovendo continuare a lavorare: il bonus massimo è di 600 euro, che sale a 1.000 per gli operatori sanitari e la polizia, con uno stanziamento da 30 milioni di euro. Per genitori lavoratori del settore privato che hanno figli con non più di 12 anni si prevede il congedo con l’indennità al 50% della retribuzione, per un totale di 15 giorni.

Sanità

Per quanto riguarda la sanità il nuovo decreto prevede un fondo per la produzione e la fornitura dei dispositivi medici, come le mascherine, ma anche la possibilità di autorizzare la produzione di mascherine chirurgiche per chi voglia convertire la propria azienda. La Protezione Civile, poi, avrà il potere di requisire strutture mediche e alberghiere per l’emergenza sanitaria.

Si prevede anche l’arruolamento di medici e infermieri militari, insieme al potenziamento delle strutture della sanità militare. Un’altra misura servirà invece a permettere la permanenza in servizio del personale sanitario oltre i limiti attualmente previsti. Si prevede anche che la laurea magistrale in Medicina possa abilitare direttamente all’esercizio della professione: è sufficiente l’idoneità del tirocinio.

Banca e mutui

Nel decreto vengono inserite anche misure a sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario. Si prevedono interventi per il fondo centrale di garanzia delle Pmi e, più in generale, misure di sostegno alle imprese. Altra novità riguarda i mutui, con l’estensione per nove mesi del Fondo solidarietà mutui prima casa, il cosiddetto Fondo Gasparrini: viene esteso ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che hanno subito un calo del fatturato superiore al 33% rispetto all’ultimo trimestre.

Tasse e contributi

Si rinviano i versamenti alla Pa e dei contributi e dei premi assicurativi che scadono il 16 marzo: slitta tutto al 20 marzo. C’è poi il rinvio dei pagamenti delle ritenute e dei contributi previdenziali, assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria: in questo caso la nuova data sarà quella del 31 maggio, con la possibilità di pagare con un’unica soluzione o in cinque rate mensili a partire proprio da maggio. Vengono sospesi anche i versamenti degli adempimenti fiscali in scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio.

Rinviati inoltre i versamenti riguardanti le cartelle affidate all’agente di riscossione. Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti con reddito inferiore ai 40mila euro, per loro si prevede un premio – per il mese di marzo – pari a 100 euro da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti in sede. Ancora, per le aziende che effettuano la sanificazione delle sedi si introduce un credito d’imposta al 50% per le spese effettuate in tal senso, mentre per i negozianti viene previsto un credito d’imposta al 60% sul canone di locazione.

 

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