Mestre, chiuso un centro scommesse troppo vicino a scuole e chiesa

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A Mestre la polizia locale chiude un centro scommesse perché troppo vicino – meno dei 500 metri regolamentari – da luoghi sensibili come le scuole, gli asili nido e una chiesa. Gli agenti del servizio attività produttive del Comune di Venezia sono intervenuti questa mattina, 2 luglio, in via Mestrina 87/A, e hanno apposto i sigilli all’ingresso del negozio. L’esercizio era stato aperto dalla ditta “Bet Sas” lo scorso 26 maggio, malgrado le difformità con il regolamento comunale, sulla base di una licenza rilasciata dalla Questura, “ai soli fini di pubblica sicurezza”.

Il regolamento del Comune di Venezia, in linea con quanto stabilito dalla normativa regionale, prevede la possibilità di aprire nuove sale giochi solo in locali che distano almeno 500 metri dai luoghi definiti sensibili, ad esempio chiese, scuole e impianti sportivi. La ditta era già stata informata di questa difformità sia dal Comune di Venezia, in sede dei lavori edilizi, sia dalla Questura al rilascio dell’autorizzazione, ma aveva aperto ugualmente.

Gli agenti hanno eseguito il provvedimento dopo aver verificato che la sala giochi rimaneva aperta nonostante la diffida all’esercizio dell’attività di sala scommesse emanato dal Settore Sportello Unico Commercio. Scaduti i 30 giorni previsti dalla legge per l’ottemperanza oggi si è proceduto alla chiusura dell’esercizio con l’apposizione dei sigilli.

«La chiusura tempestiva della sala giochi di via Mestrina conferma come il regolamento approvato dal consiglio comunale sia uno dei più severi in Italia» commenta l’assessore comunale alla coesione sociale Simone Venturini. Il fenomeno di nuove aperture, e successive chiusure da parte dell’Amministrazione comunale, di sale giochi in zone vietate non dovrebbe più ripetersi. Una circolare del Ministero dell’Interno ha previsto come la Questura non possa più rilasciare le autorizzazioni “ai soli fini di pubblica sicurezza e fatto salvo il rispetto degli altri requisiti”, ma dovrà chiedere preventivamente al Comune il rispetto dei regolamenti in riferimento alle distanze.

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