BpVi, Mion scrive ai soci: "Transazione unica via per il rilancio"

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Il presidente di BpVi Gianni Mion scrive una lettera ai soci per spingerli ad aderire all’offerta di transazione che prevede di versare 9 euro per ogni azione acquistata negli ultimi 10 anni, come compensazione per il crollo subito dal valore delle azioni della Banca Popolare di Vicenza, e in cambio della rinuncia a rivalersi contro la banca stessa. Al piano sono arrivate numerose critiche, anche da parte degli industriali, con il presidente di Confindustria Vicenza Luciano Vescovi e quello di Confindustria Padova Massimo Finco a lamentare l’esclusione delle società di capitale dalla platea dei beneficiari dell’offerta, mentre l’associazione di consumatori Codici rigetta i 9 euro offerti e promuove un’azione legale collettiva. Sostanzialmente positivo invece il giudizio dell’Associazione soci banche popolari venete sul piano.

Gianni Mion

Gianni Mion

Secondo Mion la somma che BpVi e Veneto Banca (che propone un rimborso pari al 15% della perdita) offrono è «considerevole, tenuto soprattutto conto della loro situazione patrimoniale ed economica, ed assolutamente senza precedenti nelle vicende che stanno interessando altre banche».

Inoltre «il successo di questa operazione costituisce l’imprescindibile fondamento del piano di rilancio attualmente in preparazione. Nessun investitore o finanziatore potrà, infatti, partecipare al finanziamento del piano in presenza di rischi non determinabili nell’importo e nel tempi».

Insomma, sostiene Mion, se non ci fosse una massiccia adesione alla proposta, sarebbe a repentaglio il rilancio delle due ex popolari venete. Di seguito la lettera integrale di Gianni Mion agli azionisti.

Signori azionisti,

impossibilitato a partecipare ai Vostri incontri, desidero farVi avere alcune mie riflessioni che spero possano esserVi utili nella relazione con la Banca Popolare di Vicenza.

La somma che BPVi e Veneto Banca mettono a disposizione nell’offerta di transazione è sicuramente considerevole, tenuto soprattutto conto della loro situazione patrimoniale ed economica, ed assolutamente senza precedenti nelle vicende che stanno interessando altre banche.

Né va dimenticato che le azioni rimarranno nella assoluta disponibilità degli attuali azionisti consentendo, quindi, una speranza di incremento di valore a risanamento avvenuto.

Come è già stato ben sottolineato dal Consigliere Delegato Fabrizio Viola, il successo di questa operazione costituisce l’imprescindibile fondamento del piano di rilancio attualmente in preparazione. Nessun investitore o finanziatore potrà, infatti, partecipare al finanziamento del piano in presenza di rischi non determinabili nell’importo e nel tempi.

Da questa operazione dipende, quindi, il futuro della BPVi.

Noi puntiamo al massimo delle adesioni possibili, per rifondare la Banca Popolare di Vicenza e la relazione con azionisti, depositanti e clienti nell’interesse di tutti, consapevoli come siamo delle responsabilità che ci stiamo assumendo.

Tutte le strutture della banca sono mobilitate per fornire le informazioni necessarie a tutti gli azionisti, per dare sostanza alla speranza di dare un futuro alla banca stessa, riconquistando quel rapporto di fiducia che nei mesi trascorsi si era vanificato.

Colgo l’occasione per ringraziarVi di questi incontri e auguro a tutti un buon lavoro.

Gianni Mion

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