A Report sotto inchiesta Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca

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È la serata dell’attesa puntata di Report sulla crisi delle due banche venete Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Il servizio di Giovanna Boursier si può vedere qui in streaming su Ray Replay. La trasmissione, che va in onda il 10 aprile 2016 alle 21.45, ha avuto una gestazione burrascosa. Dopo le anticipazioni svelate qualche giorno fa, con brani di dichiarazioni del procuratore di Vicenza Antonino Cappelleri che indaga su Banca Popolare di Vicenza e rivelazioni di Bruno Vespa sul denaro investito e (in parte) perso in Veneto Banca, è stata divulgata dal programma di Milena Gabanelli la diffida con cui il 25 marzo ha chiesto di differire la trasmissione per non interferire con l’aumento di capitale in corso.

«Nei guai sono finite anche le popolari venete, Veneto Banca e Bpvi, dove avevano gonfiato il prezzo delle azioni, che alla fine del 2014 valevano 62 euro e oggi 6 euro e 30 – si legge nell’introduzione alla puntata di Report su Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca – Quando il valore ha cominciato a crollare quasi nessun azionista ha potuto vendere. Tra coloro che ci sono riusciti anche Bruno Vespa che, intervistato, ci spiega come ha fatto. Dalle inchieste della magistratura emerge anche che la popolare, per gonfiare il capitale, finanziava l’acquisto di azioni per milioni di euro garantendo solo a pochi selezionati soci, con lettere segrete, il riacquisto. Gianni Zonin, grande produttore di vini ed ex dominus della popolare, oggi indagato per bancarotta, ha trasferito il suo patrimonio a moglie e figli».

Report su Banca Popolare di Vicenza

«Ma come si è arrivati a questo punto se tutte le banche erano commissariate da Banca d’Italia? Giovanna Boursier intervista il Direttore generale, Salvatore Rossi, che dà la sua versione dei fatti, nella puntata in onda domenica sera alle 21.45 su Rai3 – prosegue l’introduzione a Report – E a Bruxelles ci spiegano come funzionano le regole europee e come sono andate le trattative intraprese dal nostro governo per evitare di far pagare i danni agli obbligazionisti. Vista da fuori sembra che l’Europa a noi italiani non conceda di salvare banche e aziende con aiuti di stato mentre, per esempio, alla Germania sì. È veramente così? Risponde anche Daniéle Nouy, presidente della Vigilanza della Bce».

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