Banco Bpm, migliorano i conti nel primo semestre

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Migliorano i conti di Banco Bpm nel primo semestre del 2018. La relazione finanziaria semestrale consolidata approvata dal consiglio di amministrazione della banca riunito a Verona il 3 agosto segna un balzo in avanti dell’utile netto che si attesta a 353 milioni di euro, contro i 94 milioni registrati a giugno 2017. Sul fronte degli NPL, la banca informa che «nel corso del primo semestre ha già realizzato gran parte del nuovo piano di riduzione dei crediti deteriorati annunciato lo scorso febbraio, il cui completamento prevede, tra l’altro, la cessione di un ulteriore portafoglio di sofferenze per un valore pari a 3,5 miliardi di euro».

Sono stati selezionati tre consorzi di investotori per la cessione di crediti difficilmente esigibili: «Le potenziali controparti individuate dal consiglio di amministrazione della banca – si legge in una nota – sono la cordata costituita da DoBank, Fortress e Spaxs, quella costituita da Credito Fondiario ed Elliot e quella costituita da Christofferson Robb & Company Davidson Kempner e Prelios».

La riorganizzazione del gruppo, sorto dalla fusione fra Banco Popolare e Bpm, ha visto un deciso passo in avanti con la messa in atto di un novo modello di rete commerciale che ha coinvolto 10 mila dipendenti di cui 3 mila hanno assunto nuovi ruoli principalmente nella rete commerciale, nell’NPL Unit e nel Wealth Management. A partire dal 1 luglio sono stati chiusi 310 sportelli, individuati tra le filiali meno performanti e quelle posizionate in punti di sovrapposizione fra le due reti delle banche originarie.

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