Olimpiadi 2026, appello per Cortina dalle imprese del Nordest

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Olimpiadi 2026, doveva essere il giorno della verità, ma a quanto pare i tempi sono destinati ad allungarsi. La giunta del Coni si riunisce oggi 10 luglio a Roma per parlare delle Olimpiadi invernali 2026, ma per sapere quale candidatura avanzerà l’Italia bisognerà aspettare ancora: alla vigilia dell’incontro, infatti, il presidente Giovanni Malagò ha annunciato che la giunta si limiterà a «individuare il percorso da seguire», lasciando intendere che la scelta della location candidata ad ospitare i Giochi verrà posticipata. In attesa di sapere se Cortina batterà la concorrenza di Milano e Torino, il Nordest fa quadrato attorno alla regina delle Dolomiti, con una lettera aperta a Malagò e al sottosegretario Giancarlo Giorgetti firmata da tutte le categorie economiche del territorio.

La spinta di Confcommercio e Confturismo

«Torino ha già ospitato le Olimpiadi invernali nel 2006, Milano ha avuto l’Expo, ora tocca alle Dolomiti – dice Massimo Zanon, presidente di Confcommercio Veneto -. I numeri per aggiudicarsi questo match ci sono tutti. La perla delle Dolomiti e tutto il comprensorio, che si espande anche in Trentino Alto Adige e nel Friuli Venezia Giulia, rappresenta senza dubbio l’unico scenario già in gran parte attrezzato e in grado di offrire una location indubbiamente suggestiva». Marco Michielli, presidente regionale di Federalberghi e di Confturismo Veneto, vede in Cortina «l’unica candidatura autenticamente montana, una vetrina internazionale che parte dalla regina delle vette per estendersi a tutte le Dolomiti. La questione non riguarda solo il governatore Luca Zaia, ma tutti noi, che siamo uniti in questo match».

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