L’etilometro intelligente è padovano: lanciato il nuovo modello di Floome

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Il futuro della sicurezza stradale è a portata di soffio. La startup padovana 2045 tech nelle scorse settimane ha lanciato sul mercato il nuovo modello dell’etilometro intelligente Floome, mettendo sul tavolo un 25% di prestazioni in più, un design ergonomico e un’app con molte caratteristiche nuove. Floome è un etilometro da collegare allo smartphone che garantisce non solo le alte prestazioni di quelli professionali utilizzati dalle forze dell’ordine – rispetto invece a quelli comuni che hanno una mancanza di accuratezza dell’80% – ma anche una serie di informazioni su quanto serve per smaltire l’ubriacatura e servizi come chiamare un taxi o un amico che lo rendono un prodotto appetibile per tutto il mercato mondiale.

«La nostra mission è migliorare la vita delle persone attraverso la tecnologia – racconta Fabio Penzo, 29enne ceo di 2045 tech -. Floome è l’esempio più chiaro della nostra visione: con questo nuovo etilometro abbiamo calcolato che nel 2016 sono state compiute circa 300mila scelte intelligenti da parte di guidatori che avevano bevuto; come chiamare un taxi, un amico o andare a piedi a mangiare qualcosa per farsi passare la sbornia. Il nostro obiettivo in questo lungo percorso è rendere le strade più sicure un soffio alla volta e siamo sicuri di potercela fare».

Floome fino a dicembre 2016 contava 20 mila utenti attivi – cresciuti di numero nel frattempo – che dopo essere usciti la sera e aver bevuto alcolici si sono affidati a questo dispositivo. «Tutto è nato circa quattro anni fa quando, come tutti i giovani, andavamo spesso in discoteca nel weekend; al tempo volevamo però essere sicuri tornando a casa di non trovarci la patente ritirata per l’alcol o peggio ancora responsabili di incidenti stradali, anche mortali. Gli etilometri che erano sul mercato però erano solo di due tipi: quelli inaffidabili da 50 euro con un margine di errore dell’80% o quelli professionali da 500 euro, un costo inaccessibile. Io e i miei due amici Marco Barbetta e Luca Escoffier avevamo appena concluso gli studi in Ingegneria e ci siamo detti che era giusto provarci: creare una nuova tipologia di etilometro, molto meno costoso e molto più preciso. Abbiamo commissionato un sondaggio da mille interviste di cui il 99,9% degli intervistati ha detto che l’idea era buona e abbiamo rilevato che secondo i nostri potenziali clienti Floome doveva essere accurato, sempre pronto all’uso, bello esteticamente e universale. Per questo lo abbiamo realizzato usando etilometri di precisione, con una batteria in grado durare anche 70 anni, con un aspetto accattivante ideato da una designer emergente come Carolina Falleni e in grado di collegarsi ad ogni smartphone. Abbiamo speso circa 12mila euro per un prototipo e poi siamo passati all’industrializzazione, con Vodafone come nostro primo cliente. Ora siamo in 41 paesi in tutto il mondo: dal Sudafrica al Giappone, dagli Usa al Canada e abbiamo ricevuto un grosso finanziamento da Axa, mentre per il futuro stiamo lavorando per realizzare nuove soluzioni per il mondo dei trasporti».

A chi è sopra il limite di alcol e in base a peso, altezza, sesso ed età Floome consiglia il tempo da aspettare prima di rimettersi alla guida, suggerisce di chiamare un taxi o un amico o trova un posto vicino dove andare a mangiare qualcosa, indicando inoltre quanti punti della patente si perderebbero e quale sanzione pecuniaria spetterebbe invece se ci si mettesse alla guida.

Luca Perin

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