I sindaci della Pianura Padana firmano un patto per ridurre l’inquinamento dell'aria

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Il 24 aprile l’Unione Europea ratificherà una nuova direttiva volta a migliorare la qualità dell’aria. Questo annuncio arriva in un momento in cui l’inquinamento atmosferico rimane la principale causa ambientale di morte prematura nell’UE.

Ieri 22 aprile, in occasione della Giornata della Terra, le amministrazioni comunali di Milano, Bologna, Torino, Venezia e Treviso insieme ad altre città della Pianura Padana hanno redatto un patto firmato dai sindaci da destinare all’UE e al governo italiano. Si tratta di un appello congiunto per sollecitare Italia ed Europa a sostenere gli sforzi volti a migliorare la qualità dell’aria. Il diritto di respirare aria pulita è fondamentale per tutti, e la questione è estremamente urgente e va affrontata a livello sovra-territoriale.

I sindaci chiedono al governo italiano di stanziare urgentemente investimenti mirati a ridurre l’impatto negativo sull’ambiente dei trasporti e delle attività agricole e industriali. Sono necessari finanziamenti concreti per la sostenibilità del trasporto pubblico locale, in particolare per la transizione a mezzi elettrici, e per il sostegno ai piani di sostituzione delle caldaie obsolete e all’efficientamento energetico degli edifici.

Anche l’Unione Europea è sollecitata a fare la sua parte, con un piano straordinario a tutti i livelli. La questione della qualità dell’aria va affrontata con un forte coordinamento delle azioni, coinvolgendo tutti gli attori del territorio. Si auspica la creazione di una struttura speciale commissariale che, in collaborazione con gli enti locali, possa individuare e perseguire azioni ed obiettivi concreti, supportati finanziamenti e risorse da affiancare a quelle del Governo.

“Respirare un’aria pulita è un diritto fondamentale di tutte e tutti noi- si legge nella nota- come Sindaci e Sindache, amministratori e amministratrici locali, siamo chiamati a fare la nostra parte a partire dai nostri territori, impegnandoci nel promuovere misure sempre più attente all’ambiente. Siamo consapevoli, però, che quando parliamo di aria non possiamo limitarci ad indossare le lenti del perimetro comunale, come se un confine tracciato dall’uomo potesse fermare l’aria, ma dobbiamo necessariamente considerare l’intera Pianura Padana”.

Il Comune di Verona aggiunge in una nota che “l’impegno profuso finora e gli interventi messi a terra da soli non bastano. Il Comune di Verona in questi anni ha avviato una massiccia campagna di riforestazione urbana, pianificato la creazione di 25 km di nuove piste ciclabili, avviato il primo piano di transizione energetica, dato impulso all’utilizzo del trasporto pubblico locale con la realizzazione della filovia e con una serie di iniziative volte a limitare l’inquinamento atmosferico. Ma non è sufficiente”.

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