Direttiva Case green, i professionisti veronesi: stimolo positivo, ma servono incentivi

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La direttiva europea Case green sull’efficientamento energetico degli edifici  è stata al centro delle discussioni durante il convegno “Il futuro dell’Abitare di fronte alle sfide europee”, promosso dall’Associazione Giuseppe Barbieri e organizzato congiuntamente dall’Ordine degli Architetti di Verona, dal Collegio dei Geometri locale e da Ance Verona. La moderazione dell’evento è stata affidata al giornalista Daniele Cunego.

La direttiva UE sulle case green delinea un percorso non più rimandabile per il nostro Paese “che in Europa è uno tra quelli con il patrimonio maggiormente vetusto e energivoro – ha sottolineato Carlo Trestini, presidente di Ance Verona e vicepresidente nazionale di Ance – ma ci offre anche una base per guardare al futuro, facendo tesoro dell’esperienza di questi anni. Se col Superbonus fino al 2023 abbiamo ristrutturato circa 460 mila edifici, per raggiungere gli obiettivi europei occorre intervenire su un altro milione di edifici entro il 2030 e ulteriori 400 mila entro il 2035. Possiamo vincere questa sfida se saremo in grado di dotarci di un ventaglio di misure che siano prima di tutto chiare, stabili nel tempo e sostenibili rispetto alle finanze pubbliche e alle esigenze dei cittadini”.

“La Direttiva è un passo importante – spiega Matteo Faustini, presidente dell’Ordine degli Architetti di Verona – verso la decarbonizzazione del settore edilizio e la lotta al cambiamento climatico. Certo si pone obiettivi molto ambiziosi, soprattutto relativamente ai tempi di applicazione. Occorre coinvolgere attivamente i professionisti dell’architettura e dell’ingegneria nel processo di attuazione. Chiediamo al Governo di stanziare le risorse necessarie per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti e semplificare le procedure per l’ottenimento dei permessi di costruzione”.

“Ho constatato una grande attenzione – ha spiegato Gian Arnaldo Caleffi, Presidente dell’Associazione Giuseppe Barbieri – da parte di Ance, Ordini e Collegio sul tema: segno della loro coesione e compattezza, indispensabili per affermare gli interessi e le valutazioni delle categorie tecniche nel dibattuto sui nuovi modelli di abitare che sta maturando in Europa”.

“La Direttiva Case Green – ha aggiunto Romano Turri, presidente Collegio Geometri e Geometri Laureati di Verona – rappresenta sicuramente uno stimolo positivo per migliorare il nostro patrimonio immobiliare, con un minor impatto sull’ambiente e un maggiore benessere abitativo. Tuttavia, è evidente che, senza un adeguato piano di investimenti pubblici, gli obiettivi che la Direttiva si prefissa non sono raggiungibili. Auspico, quindi, che il Governo intervenga con incentivi fiscali adeguati e con regole più semplici rispetto al Superbonus. Anche perché, non si tratta più di un’opportunità: la nuova normativa impone obblighi precisi, i cui costi non possono ricadere interamente sulle famiglie”.

La Direttiva Epbd 4 è una grande opportunità con obiettivi condivisibili ed auspicabili: “Noi ingegneri – ha affermato, Stefano Lonardi, consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Verona e provincia – auspichiamo provvedimenti italiani che portino a un reale e concreto risparmio energetico e che siano liberi da restrizioni burocratiche e da incompetenze. I soldi ci sono, basta recuperarli dai risparmi in bolletta e dall’indipendenza energetica dell’Italia. Noi ingegneri investiamo continuamente nella nostra formazione e siamo preparati, qualificati nonché certificati per progettare la scelta più adatta a riqualificare tutti gli immobili sia privati che pubblici”.

“Efficientare gli edifici non deve solo essere un applicare del materiale isolante, ma occorre avere anche molta attenzione alla salubrità degli ambienti” ha concluso Alessandro Bacciconi, Consigliere dell’Ordine dei Periti Industriali e dei Periti Industriali laureati della provincia di Verona.

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