Dalle calzature riciclate al turismo inclusivo: nove testimonianze di sostenibilità ambientale

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Dalle calzature riciclate e rimesse sul mercato come nuovi modelli ai pavimenti in legno “cassaforte” di anidride carbonica; dai rifiuti che diventano nuove risorse alla carta recuperata da scarti tessili e alimentari; dalle lastre acriliche riciclabili all’infinito al turismo inclusivo, senza barriere fisiche e a basso impatto ambientale. Tanti gli spunti offerti da “Sostenibilità e retail: opportunità e futuro”, l’evento organizzato da Extreme S.r.l. col patrocinio di Confindustria Veneto Est tenutosi venerdì 23 giugno a Treviso presso Palazzo Giacomelli.

Nella settimana europea dell’energia sostenibile, davanti a una platea di oltre cento persone, sono state riunite nove realtà italiane dell’impresa, finanza e sociale che, attraverso le proprie testimonianze, hanno spiegato la scelta di intraprendere un percorso di sostenibilità anche nel rapporto col consumatore finale. Dei modelli virtuosi per sviluppare un business sostenibile e rispettoso dell’ambiente, delle comunità e delle generazioni future e che, soprattutto, garantisce una crescita economica e un rafforzamento sui mercati.

La serata, moderata dal giornalista economico Sebastiano Barisoni (vicedirettore esecutivo Radio24 e conduttore di “Focus Economia”), si è sviluppata in due tavole rotonde che hanno toccato temi economici, finanziari, ambientali e sociali.

«Il 17esimo obiettivo dell’Agenda 2030 è “Partnership per gli obiettivi” e riassume l’intero concetto della sostenibilità – ha sottolineato Paolo Favaro, CEO di Extreme S.r.l. – . A Treviso abbiamo ascoltato le testimonianze di realtà italiane e internazionali che stanno applicando in pieno questo indirizzo coinvolgendo tutti gli attori della filiera, dal fornitore all’utilizzatore, per un futuro vero, ricco, circolare e virtuoso. Occorre raccogliere la sfida dei tre pilastri ambiente, economia e sociale con lo stesso spirito».

«La sostenibilità è un aspetto trasversale a tutti i processi aziendali, dalla progettazione alla vendita del prodotto. Un percorso che si alimenta anche attraverso lo sviluppo e l’implementazione di tecnologie digitali, strumenti capaci di accelerare la transizione ecologica di imprese e territori – ha spiegato Walter Bertin, vicepresidente Confindustria Veneto Est con delega all’ESG –. In Veneto, il cammino in questa direzione è una priorità. Il fabbisogno di profili professionali green e digitali è elevato e questo rende la trasformazione in corso una grande opportunità anche dal punto di vista occupazionale. In questo scenario la nostra Associazione accompagna le aziende nel loro percorso di sostenibilità attraverso numerose iniziative e progetti».

Protagoniste sono state le aziende e le realtà che hanno illustrato i rispettivi progetti di sostenibilità anche applicata al mondo del retail e delle vendite al consumatore finale.

 

  • Tiziano Giordano, sustainability manager SCARPA SpA (Asolo, Treviso) | SCARPA è coordinatore internazionale del progetto, finanziato dall’Unione europea, LIFE Re-Shoes che punta a raccogliere, entro fine anno, 15mila paia di calzature che entreranno in un sistema di riciclo virtuoso e porteranno alla realizzazione di altrettante paia con un range di utilizzo di materiale riciclato nel nuovo modello tra il 50% e il 70%. Nel progetto è coinvolta una rete di Re-Shop in Italia, Francia, Austria e Germania per un totale di circa 250 negozi.
  • Patrizio Dei Tos, AD ITLAS (Cordignano, Treviso) e presidente di Confindustria Serbia | ITLAS utilizza il legno come materia prima per i pavimenti: gli alberi immagazzinano le emissioni di CO2 e, una volta tagliati, trattengono il carbonio catturato come una cassaforte naturale (“pozzo di carbonio”) che si apre solo nel momento in cui il legno viene bruciato. L’azienda adotta inoltre una politica ambientale che prevede imballaggi non più in plastica ma in cartone.
  • Michele Rasera, direttore generale CONTARINA SpA | CONTARINA adotta una gestione sostenibile dei rifiuti attuando un modello di economia circolare che coinvolge la cittadinanza: i beni a fine vita e recuperati con la raccolta differenziata vengono trasformati in materiali che diventeranno nuovi prodotti adatti ad altri circuiti. Il rifiuto non è più un output da smaltire ma diventa una risorsa anche economica.
  • Alberto Melotti, responsabile direzione territoriale Verona e Nordest Banco BPM | Banco BPM integra gli obiettivi ambientali, sociali e di governance (ESG) per tradurli in una strategia di crescita responsabile. Sostiene le imprese che investono nella sostenibilità; supporta la transizione green; definisce politiche di investimento ESG.
  • Gabriella Chiellino, CO-Founder e AD IMQ E-Ambiente (Marghera, Venezia) | IMQ E-Ambiente rilascia certificazioni di sostenibilità combattendo il fenomeno del “green washing” (ecologismo di facciata).
  • Nora Cecini, sales director RICOH (Vimodrone, Milano) | RICOH dal 1976 ha istituito un reparto dedicato alla gestione delle tematiche ambientali. Si è posizionata tra le tre aziende top nell’“European Technology for Sustainability and Social Impact Index Market Maturity Report” che fornisce un’analisi comparativa dei 29 vendor più significativi del mercato italiano e ha ricevuto il riconoscimento Gold da EcoVadis per gli obiettivi raggiunti nell’impegno ambientale, condizioni di lavoro, trasparenza e correttezza del businesse.
  • Michele Cattaneo, sales director MADREPERLA (Cinisello Balsamo, Milano) | MADREPERLA ha lanciato il progetto Green Cast © “Ripensare, riutilizzare, riciclare”: l’azienda produce lastre acriliche colate al 100% con materie prime riciclate e riciclabili in PMMA (polimetilmetacrilato), una plastica durevole che a sua volta può essere riciclata innumerevoli volte senza mai perdere le fondamentali peculiarità.
  • Danila Versini, co-founder CARTIERA MANUALIS (Fabriano, Ancona) | CARTIERA MANUALIS ha dato applicazione all’economia circolare realizzando carta da materie tessili e alimentari fuse con la cellulosa di cotone: una lavorazione storica come la produzione della carta diventa moderna e realizzata con materiali di scarto forniti dagli stessi clienti.
  • Nelda Sanavia, vicepresidente Cooperativa Sociale IL GLICINE (Saonara, Padova) | IL GLICINE è fautore del progetto di inclusione “L’Insolito Posto” per un turismo senza barriere: una casa vacanze sociali, unica in Italia, finalizzata a rendere l’esperienza di un soggiorno turistico un momento non solo accessibile ma “sensibile” in un luogo privo di barriere fisiche, sensoriali e culturali, fruibile da chiunque al cui interno le persone disabili vengono formate per essere inserite nel mondo del lavoro.

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