Sostenibilità, Unipd fra le prime 100 università al mondo

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Per quanto riguarda la sostenibilità, l’ateneo patavino è fra i primi 100 al mondo. Premiato l’impegno dell’Università di Padova in tema di ambiente e sostenibilità che, con un balzo di sessanta posizioni, entra nella “top 100” degli atenei più sostenibili a livello mondiale del UI Green Metric World University Ranking. «L’Università di Padova migliora la sua performance in cinque indicatori su sei di UI GreenMetric World University Rankings – dice la prof. Mara Thiene, delegata ai Rankings Internazionali -. L’indicatore su Ambiente e Infrastrutture ha visto un miglioramento anche grazie al nuovo Polo di via Beato Pellegrino, primo edificio gas-free dell’Ateneo (che è valso un premio attributo per la prima volta ha ad una Università in Italia). Rilevanti sono stati inoltre i progetti di recupero e valorizzazione degli spazi aperti, come quelli di Villa Revedin- Bolasco e dell’Orto Botanico, così come il progetto di mappatura del verde dell’Ateneo». Le politiche introdotte per preservare l’ambiente da parte dell’Università di Padova hanno permesso di migliorare ulteriormente, rispetto la scorsa edizione, gli indicatori su Rifiuti (trattamento e riciclo), Acqua (conservazione e riciclo delle acque) e Trasporti (politiche per la mobilità sostenibile).

Infine, l’indicatore su Didattica/Ricerca è migliorato grazie all’introduzione di nuovi insegnamenti dedicati a temi della sostenibilità ambientale, all’incremento dei fondi di ricerca per progetti sostenibili, all’aumento di eventi scientifici e culturali che fanno della sostenibilità il loro focus principale. «Questo risultato testimonia l’attenzione che da tempo il nostro Ateneo dedica alle politiche di sostenibilità e alla virtuosa strada intrapresa per incentivare una ricerca e una didattica sempre più green – sottolinea la prof. Francesca Da Porto, prorettore alla Sostenibilità -. È infatti il frutto delle numerose azioni implementate dall’Ateneo di Padova per ridurre i consumi e migliorare la sostenibilità, come descritto nella Carta degli Impegni di Sostenibilità. Quest’ultima individua le linee di indirizzo strategico dell’Ateneo nel campo della sostenibilità su un orizzonte temporale quinquennale (2018-2022). Siamo inoltre la prima università italiana, e tra le poche al mondo, che certifica la propria carbon footprint secondo uno standard internazionale». Il UI Green Metric World University Ranking si pone l’obbiettivo di fornire un quadro descrittivo e quantitativo relativamente alle politiche green e sostenibili nelle Università di tutto il mondo, allo scopo di considerare con maggiore attenzione i cambiamenti climatici globali, la conservazione dell’energia e dell’acqua, il riciclaggio dei rifiuti e la mobilità sostenibile.

Zaia: «premiato l’investimento di anni»

“L’Università di Padova è tra i migliori cento atenei nel mondo per la sua politica green, che si traduce anche in azioni sempre più rispettose per l’ambiente. E questo risultato testimonia come l’Ateneo patavino si qualifichi non solo come l’Olimpo del sapere e della ricerca, ma si proponga anche come un centro che focalizza l’attenzione su temi attuali e fondamentali, oggi più che mai, su cui a livello mondiale si sta lavorando per garantire un futuro al pianeta”.

Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la classifica internazionale stilata dall’UI Green Metric World University Ranking, che valuta annualmente la sostenibilità delle Università di tutto il mondo. Quest’anno, nello specifico, l’Università di Padova è entrata nelle “top 100” degli Atenei più ecosociali e sostenibili, migliorando la sua performance in cinque indicatori su sei: non è passato inosservato, ad esempio, per quanto riguarda la valutazione, il nuovo Polo di via Beato Pellegrino, primo edificio gas-free dell’Ateneo; interessanti, inoltre, i progetti di riqualificazione degli spazi aperti, come quelli di Villa Revedin- Bolasco e dell’Orto Botanico.

“E’ la prima volta che un Ateneo veneto conquista un risultato di questo calibro – ha aggiunto il Presidente – e, per giunta, su un tema a noi caro come quello delle politiche della sostenibilità. Il Veneto è della partita come lo dimostrano i progetti presentati anche recentemente all’Expo Dubai 2020: per vincere la sfida dei cambiamenti climatici, infatti, la nostra Regione sta contribuendo alla diffusione delle energie rinnovabili, migliorando la gestione dei rifiuti e delle risorse, puntando sempre di più ad una mobilità a basso impatto ambientale”.

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