Galileo VD: i materiali innovativi di Matech al servizio del comfort del bambino

Si chiude con un nuovo prodotto ad alto tasso d’innovazione l’ultimo progetto realizzato da Match, la divisione di nuovi materiali del Galileo Visionary District, in collaborazione con l’R&D del Galileo.

Le due strutture del Parco Scientifico Padovano, hanno sviluppato le soluzioni tecnologiche e quelle di progettazione e design per un nuovissimo materassino copri-seggiolino auto o passeggino, adatto a garantire elevato comfort termico al bambino, soprattutto durante la stagione estiva.

Una ricerca partita come di consueto dalle esigenze dell’azienda cliente, in questo caso Eleven Srl, che si è rivolta alle strutture di trasferimento tecnologico del Parco Scientifico Galileo Visionary District per la realizzazione di un prodotto ad alta tecnologia che garantisse performance elevate e un posizionamento innovativo sui mercati.

Lo staff di Matech, guidato dalla project manager Valeria Adriani, ha proposto all’azienda un ventaglio di soluzionida cui si è attinto per individuare quella definitiva. Un sistema di competenze che si deve all’expertise del proprio gruppo di lavoro, al supporto dell’imponente archivio digitale dei materiali che la divisione arricchisce costantemente con le ultime novità tecnologiche, e ad un percorso constate di aggiornamento e ricerca delle più avanzate soluzioni della chimica e della fisica applicata ai materiali industriali.

In questo caso un mix di tre differenti materiali che compongono un materassino ad alta performance di ventilazione e portanza (la capacità cioè di supportare il peso garantendo il massimo confort al bambino). È lo strato centrale, a garantire l’aspetto più innovativo del prodotto: il materiale usato infatti è un tessuto tridimensionale molto traspirante ad alta portanza attualmente in uso solo nei settori dell’automotive di lusso e nel settore tecnico sportivo. A coprire lo strato 3D è stato usato un tessuto traspirante utilizzato nel mondo sportivo e certificato OeKo Test Classe 1 pienamente adatto per il contatto con la pelle delicata del bambino.

Ma il processo creativo che il Galileo Visionary District ha messo al servizio di Eleven Srl non si è fermato al solo contenuto tecnologico. Una volta individuato il materiale innovativo sono intervenuti i designer della divisione R&D, guidati dal project manager Cesar Arroyo, che hanno disegnato il nuovo prodotto garantendo non solo funzionalità in fase di realizzazione, assemblaggio e spedizione ma pure un aspetto estetico ed ergonomico che ha un forte valore aggiunto sul mercato.

Così è nato Doolittle, marchio di proprietà dell’azienda padovana Eleven Srl, che ora sfrutta il vantaggio competitivo tecnologico e di design sui mercati nazionale ed internazionale.

«Ancora una volta il Galileo Visionary District» spiega Emiliano Fabris, direttore del Parco Scientifico Galileo Visionary Distrcit «si è confermato ente al servizio dell’innovazione del proprio tessuto economico e produttivo di riferimento. La collaborazione con Eleven ha permesso di attivare un percorso complesso e particolarmente stimolante. Il nostro obiettivo è quello di fornire alle aziende che si rivolgono a noi soluzioni e prodotti che possano aggiungere un vantaggio competitivo nei confronti per propri competitor grazie a soluzioni ad alto tasso di tecnologico che sono nel contempo direttamente applicabili al processo industriale. Un lavoro che, grazie a Matech, all’R&D e alle altre divisioni del Galileo di volta in volta coinvolte negli specifici progetti, ha garantito a centinaia di Imprese grandi e piccole soluzioni sartoriali ad alto tasso di innovazione».

«Siamo assolutamente soddisfatti del lavoro svolto assieme al Galileo Visionary District. Un percorso che ci ha portati a mettere sul mercato il nostro primo prodotto a marchio Dolittle con contenuti di design e innovazioni tecniche di alto profilo» dichiara Giorgio Meggiolaro socio fondatore di Eleven Srl. «Un percorso ampio che ha coinvolto anche i ragazzi di Scuola Italiana Design e che ha prodotto una serie di idee che troveranno immissione sul mercato nel prossimo futuro. Ma appoggiandoci al Galileo abbiamo anche rafforzato la nostra struttura di design interno con l’inserimento di una figura, diplomata al Sid, dedicata allo sviluppo prodotto. Si è trattato in definitiva di scambio reciproco che crediamo abbia giovato a tutti e che vogliamo mantenere attivo anche nel futuro».

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