Il Nobel per la Fisica ad Anton Zeilinger, Mapelli (Unipd): «Con lui consolidata collaborazione»

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Ad Anton Zeilinger, insieme ai colleghi Alain AspectJohn F. Clauser, è stato assegnato il premio Nobel per la Fisica 2022, che il comitato Nobel dell’Accademia reale svedese delle scienze ha motivato «per i loro esperimenti con l’entanglement dei fotoni, che hanno permesso di stabilire la violazione delle disuguaglianze di Bell e i lavori pionieristici nella scienza dell’informazione legata alla quantistica».

Zeilinger, austriaco di 77 anni, attualmente professore all’Università di Vienna, in passato ha avuto modo di collaborare strettamente con l’Università di Padova, come ricorda la rettrice Daniela Mapelli: «ll premio Nobel per la Fisica assegnato ad Alain Aspect, John Clauser e Anton Zeilinger, con il quale abbiamo una consolidata collaborazione, premia i loro pionieristici esperimenti che hanno aperto la strada alla scienza dell’informazione quantistica e alla rivoluzione delle Tecnologie Quantistiche attualmente in corso e fa felice anche l’Università di Padova – afferma –. Il nostro Ateneo, infatti, è in prima linea in questi ambiti di ricerca, con recenti investimenti importanti nel centro di Ateneo QTECH, coordinato dal professor Paolo Villoresi, che vanta anche una collaborazione del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, e nel progetto di World Class Research Infrastructure sul computer quantistico, coordinato dal professor Simone Montangero del Dipartimento di Fisica ed Astronomia. L’Ateneo partecipa anche, con un ruolo di primo piano, allo Spoke di Calcolo Quantistico del Centro Nazionale su High Performance Computing del PNRR».

Nell’ambito di un progetto di ricerca coordinato dal professore Paolo Villoresi, infatti, quest’ultimo nel 2003 si recò a Vienna per chiedere la collaborazione sull’aspetto dei rivelatori a singolo fotone al professor Zeilinger, che accettò e indicò la squadra di suoi collaboratori per partecipare al progetto, che dimostrò il primo scambio di quanti nello spazio e venne pubblicato nel 2008, diventando il primo risultato nel campo. Ne scaturì lo studio “Experimental verification of the feasibility of a quantum channel between space and Earth” pubblicato sulla rivista «New Journal of Physics».

«L’obiettivo assai ambizioso è stato di dimostrare lo scambio di singoli quanti di luce da un satellite a terra – spiega il professore Paolo Villoresi, direttore del Centro di ricerca sulle tecnologie quantistiche dell’Ateneo e coordinatore del progetto -. Il progetto si poneva un obiettivo che allora non aveva precedenti sperimentali: utilizzare lo spazio come canale per le comunicazioni quantistiche».

Foto Di CEU / Daniel Vegel; Central European University from Budapest, Hungary – Anton Zeilinger, President of the Austrian Academy of Sciences making a speech at the Inauguration of the Central European University Vienna Campus on November 15, 2019 in Expedithalle, Vienna., CC BY 2.0, via Wikipedia

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