Coronavirus, ecco la nuova autocertificazione per la fase 2

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La tanto attesa fase 2 è arrivata. E la nuova versione dell’autocertificazione non si è fatta attendere. Documento che dovrà essere esibito alle forze dell’ordine in caso di controllo. È utilizzabile anche la versione “vecchia” dell’autocertificazione, barrando le voci non più attuali, quindi “all’interno dello stesso Comune” e la parola “urgente” legata all’assistenza dei congiunti.

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Quando non serve l’autocertificazione

Con la fase 2 i metodi di controllo cambiano leggermente. Non sarà più necessaria l’autodichiarazione per motivi di lavoro: in quel caso basterà esibire un biglietto da visita, un tesserino, o qualsiasi documentazione che provi la posizione lavorativa coperta. Per fare visita ai congiunti sarà necessario barrare la casella “necessità”, senza però indicare il nome della persona cui si fa visita. Come per il lavoro, anche per chi fa sport o va al parco non sarà necessaria l’autodichiarazione, ma sarà sempre necessario mantenere le distanze interpersonali di 2 metri ed evitare assembramenti.

L’autocertificazione è compilabile online e scaricabile da questo link.

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