Vicenza, la denuncia social di Yuri Zaupa: io, giovane chef pagato 200 euro al mese

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«I giovani non hanno voglia di lavorare» è una frase che negli ultimi mesi si è sentita sempre più spesso, anche da parte di personaggi pubblici. Avevano fatto scalpore le affermazioni di due protagonisti del settore della ristorazione come Alessandro Borghese, secondo cui i ragazzi «preferiscono tenersi stretti il weekend», e Flavio Briatore, il quale nega che gli stipendi siano inadeguati.

Eppure, la testimonianza di Yuri Zaupa, ventitreenne vicentino, mostra un’altra faccia della realtà. Il giovane, assunto come chef in un ristorante aperto lo scorso anno, ha infatti denunciato sui social di essere stato a lungo sottopagato in un ristorante di Cornedo Vicentino, da cui si è poi licenziato.

«Per i primi quattro mesi – ha scritto in un post pubblicato il 22 agosto e divenuto virale – decido di accettare un contratto ridicolo: 16 ore part-time, nonostante il mio monte ore settimanale si aggirasse intorno alle 80.» La speranza era che la paga sarebbe aumentata con il passare dei mesi. Ma così non è stato: da gennaio a giugno di quest’anno, scrive Zaupa, la paga non è andata oltre i 100 e i 200 euro al mese.

La stessa passione per il suo lavoro l’ha «accecato» per tutto quel tempo, scrive il giovane chef, alla fine lo ha portato «a cercare lavoro altrove. Immaginate la faccia del titolare quando ho comunicato la mia partenza: tradito, preso per i fondelli, i giovani sono inaffidabili. Queste sono le parole da lui usate».

Sotto al post di denuncia, divenuto virale, sono moltissimi i commenti di solidarietà e incoraggiamento. Tra questi spicca il commento di Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro, che consiglia a Zaupa di rivolgersi ai centri per l’impiego dell’ente regionale. Ma Yuri un altro lavoro l’ha già trovato, come rivela oggi in un’intervista al Corriere del Veneto: è stato assunto come cuoco responsabile dei secondi piatti presso il ristorante stellato Zanze XVI, a Venezia. «Finalmente – afferma – ho un contratto che viene rispettato e uno stipendio dignitoso.» Ha inoltre contattato i sindacati per valutare eventuali azioni legali.

Foto da Facebook

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