Verona, firmato il protocollo di intesa per la nuova rete ferroviaria tra l'aeroporto e il Lago di Garda

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Regione Veneto e Rete Ferroviaria Italiana annunciano la firma del protocollo di intesa in vista della realizzazione di un modello di mobilità sostenibile e intermodale lungo la sponda orientale del Lago di Garda. Lo studio riguarderà lo sviluppo di una proposta di collegamento ferroviario con l’aeroporto Catullo di Verona. Uno specifico gruppo di lavoro sarà incaricato di individuare e valutare diverse ipotesi progettuali, analizzando nello specifico i collegamenti tra la stazione di Verona Porta Nuova, l’Aeroporto Catullo e la sponda orientale del Lago di Garda, contemplando anche la possibilità di adottare soluzioni alternative come sistemi leggeri o integrati con il sistema delle piste ciclabili.

“C’è chi parla di sostenibilità, c’è chi la mette in pratica – ha fatto notare il Presidente della Regione, Luca Zaia. “Ho firmato un protocollo con la dottoressa Vera Fiorani, amministratrice delegata e direttrice generale di RFI, per rivoluzionare i collegamenti nel comprensorio della sponda est del Garda, tra Verona, il Valerio Catullo e i comuni lacustri. In particolare ci concentreremo sulla realizzazione del collegamento ferroviario lago-aeroporto e lago-stazione di Porta Nuova, una tratta che possa comprendere anche sistemi leggeri. L’obiettivo è integrare rotaia, gomma e acqua con i percorsi ciclabili, il tutto nel rispetto dell’ambiente. Verona sarà sede olimpica, tutta la provincia veronese vedrà milioni di visitatori e di turisti nei prossimi anni: coniugare collegamenti sostenibili con turismo e attività imprenditoriali è la nostra mission. Con Rfi siamo pronti a mettere nero su bianco questo autentico rinascimento del territorio”.

“L’avvio di questa collaborazione con Regione Veneto rientra appieno nelle strategie di Rete Ferroviaria Italiana e del Gruppo FS Italiane, entrambe fortemente impegnate nel promuovere una mobilità sempre più accessibile e intermodale per rispondere alla crescente domanda di persone e beni – ha affermato l’Amministratrice Delegata di RFI Vera Fiorani – La creazione di un modello integrato non può prescindere da un sinergico confronto con tutti i soggetti coinvolti. Un lavoro che punta a garantire enormi vantaggi per la collettività e il turismo poiché contribuirebbe a ridurre le emissioni CO2 e il consumo di risorse naturali. L’attenzione verso la tutela e la rigenerazione ambientale e sociale del territorio costituisce infatti per RFI un elemento fondante della propria missione. Assunto come criterio guida delle strategie aziendali, la sostenibilità per Rete Ferroviaria Italiana è al tempo stesso un traguardo da perseguire e un metodo di approccio sistemico a tutte le dimensioni aziendali”.

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