Siccità, il caldo soffoca le vongole del Delta

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Moria di vongole e cozze a causa della siccità. La mancanza di ricambio dell’acqua e l’aumento della salinità lungo la costa hanno causato la perdita del 20% degli allevamenti. Questo il contenuto del report stilato da Coldiretti sull’ondata di caldo e siccità che sta colpendo l’Italia. L’innalzarsi delle temperature e le scarse precipitazioni, quasi dimezzate nel 2022, favoriscono il crearsi della cosiddetta “acqua bianca”: zone in cui la decomposizione di alghe e sostanze organiche sottrae l’ossigeno necessario alla sussistenza dei molluschi, uccidendoli.

La salinità delle acque più che raddoppiata, dal 30 al 70 per mille, danneggia gravemente gli ambienti lagunari. In aggiunta, nella laguna veneziana, presenza di gasteropodi, animali predatori che si nutrono di cozze e vongole, aggrava ancor di più la condizione esistente.

La situazione mette a rischio un intero settore già in difficoltà per il caro carburanti, il costo del gasolio per i pescherecci è quasi raddoppiato (+90%). L’insieme delle problematiche costringe le aziende ittiche a navigare in perdita o a tagliare le uscite, favorendo le importazioni di prodotti esteri con un +50% nel primo trimestre dell’anno. Per Coldiretti Impresapesca sono necessari interventi per rivitalizzare il Delta del Po atti a favore il ricambio delle acque. Azioni sempre più necessarie visto il continuo innalzamento delle temperature in tutta Italia: infatti le cinque estati più calde degli ultimi due secoli sono concentrate tutte nell’ultimo ventennio.

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