Comunità energetiche autonome, approvato il progetto di legge regionale

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Il Consiglio regionale veneto ha approvato all’unanimità il Progetto di Legge di iniziativa della Giunta regionale sulla «Promozione dell’Istituzione delle Comunità energetiche rinnovabili e di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente sul territorio regionale».

Il testo approvato è basato sul disegno di legge approvato dalla Giunta regionale a luglio 2021 e include analoghe iniziative legislative del Consiglio, osservazioni e proposte dal territorio.

Le comunità energetiche e i gruppi di autoconsumatori sono associazioni volontarie ed aperte, che possono contemplare nel proprio ambito privati cittadini, imprese, enti pubblici, con lo scopo principale di autoprodurre energia per il loro consumo senza scopo di lucro. L’autoproduzione e la distribuzione di energia da fonti rinnovabili è oggi competitiva e rappresenta una opportunità di sviluppo locale in chiave di sostenibilità ed economia circolare. Le comunità energetiche rappresentano, quindi, un modello innovativo di approvvigionamento, distribuzione e consumo di energia con l’obiettivo di agevolare la produzione e lo scambio di energie generate da fonti rinnovabili, l’efficientamento e la riduzione dei consumi energetici.

Attraverso questa nuova legge la Regione, mediante lo stanziamento di risorse adeguate e la stipula di protocolli d’intesa e collaborazione con i distributori locali di energia e con GSE, mira a: promuovere, sostenere e favorire la costituzione delle CER e degli AERAC; favorire Comuni e gestori pubblici di edilizia residenziale per le attività correlate alla diffusione e realizzazione delle CER e degli AERAC; semplificare e uniformare i procedimenti autorizzatori correlati alla costituzione della comunità.

«La sfida energetica è la sfida di oggi che ci proietta verso il domani», ha detto il presidente della regione, Luca Zaia. «Una sfida alla quale la Regione vuole rispondere, mettendo a disposizione diversi strumenti. La legge che costituisce le comunità energetiche va in questa direzione, offrendo nuove opportunità ai cittadini veneti. Sono felice che la legge sia stata approvata all’unanimità, segno del valore di questo provvedimento per tutto il nostro territorio. Sono convinto che con questa legge diamo una grande occasione al Veneto di utilizzo di energie rinnovabili, che oggi è essenziale per tutti noi. La Regione Veneto è capace di cogliere le sfide e questa nuova legge lo dimostra, tenendo conto che anche in campo energetico il nostro obiettivo è l’autonomia».

L’assessore regionale allo sviluppo economico e all’energia Roberto Marcato ha aggiunto: «Sono particolarmente soddisfatto dell’approvazione da parte del Consiglio regionale di questa nuova legge fortemente voluta dalla Giunta e frutto di ampia collaborazione con tutti i gruppi consiliari. Ringrazio il Presidente della terza commissione Andreoli, i consiglieri Lorenzoni, Ostanel e Guarda per l’ampia collaborazione che ha portato a questo risultato. Questo è un provvedimento strategico che ci permetterà di affrontare la sfida energetica, oggi di priorità assoluta».

Soddisfazione anche da parte delle categorie economiche: «Questa importante legge improntata alla realizzazione e al finanziamento delle Comunità Energetiche sostenuta in modo trasversale da tutte le forze politiche, è ora finalmente giunta a compimento», ha commentato il presidente di CNA Veneto Moreno De Col. «Il prossimo fondamentale passaggio sarà di agganciare celermente questo progetto anche ai Fondi regionali Por Fesr, un importante impulso che deve seguire a stretto giro l’attuazione della legge per dare ossigeno alle PMI ed al settore dell’Artigianato. Le problematiche energetiche hanno messo in serie difficoltà le nostre imprese e il tessuto economico del territorio che richiedono una risposta forte: l’approvazione di questo progetto di legge favorirà una conversione all’autoproduzione e all’autoconsumo. Ma ora ognuno degli attori coinvolti deve fare la propria parte; noi come CNA ci impegniamo ad essere promotori e attori attivi di questa collaborazione istituzionale. Altro punto importante è sburocratizzare per sostenere il fotovoltaico come autoconsumo in generale e consentire il giro di boa alle nostre imprese, che devono essere messe nella posizione di poterlo attuare senza orpelli burocratici».

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