Vicenzaoro, al via l'edizione 2022: «Vicini al popolo ucraino»

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Con un omaggio all’Ucraina si è aperta giovedì Vicenzaoro 2022 – The Jewellery Boutique Show, la fiera internazionale di IEG – Italian Exhibition Group dedicata al settore orafo-gioielliero. Con oltre 1000 brand espositori e 300 buyer ospitati da 50 paesi del mondo, la manifestazione è lo specchio di un settore che vede ottimi risultati dal confronto con il periodo precedente alla pandemia: secondo stime elaborate dal Centro Studi di Confindustria Moda per FEDERORAFI, nel 2021 l’export totale italiano vale più di 8 miliardi di euro con oltre il +15% sul 2019, una crescita a doppia cifra rispetto al 2019 per Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti e un dato di export Extra-UE pari al 75%. In considerazione al contesto internazionale mutato dal conflitto tra Russia e Ucraina, il Centro Studi evidenzia l’impatto relativo dei due Paesi sul mercato italiano, con un dato di export che vale l’1% del totale.

Tra gli espositori di Vicenzaoro i grandi brand della gioielleria, tra cui Roberto Coin, Damiani Group, Fope, Annamaria Cammilli, Crivelli, Leo Pizzo, Fabergé, Alessio Boschi, Schreiner, Yoko London, Akillis, che portano in esposizione veri e propri capolavori della manifattura gioielliera, capaci di stupire il visitatore per la preziosità dei metalli e delle pietre selezionate. Pezzi incredibili, brillantezze e purezze da sogno. Tra gli stand si possono scovare i trend del momento: il tripudio dei colori più accesi, spesso fluo con la voglia di scherzare e “mettersi in gioco”, l’affermazione dell’asimmetria con mono orecchini, collier multi filo con pendenti che ripropongono le personalizzazioni più dedicate con amuleti, inziali, simboli geometrici. Non mancano gioielli omaggio al green non solo perché ispirati a temi floreali, animalier e natura in genere ma anche perché realizzati con materiali sostenibili, riciclati e/o tracciati. Il colore predominante è l’azzurro blu che ricalca il pantone 2022 Very Peri, dalle tonalità del blu pervinca e il sottotono del rosso.  Seduzione ed eleganza nelle lunghe collane in catena o con elementi come ciondoli o pietre che valorizzano il corpo di chi le indossa o i baciamano, morbide e sottili catenine che da bracciali diventano dolcemente anelli.

In fiera anche i leader nel campo dei macchinari, che tornano insieme a T.Gold, il salone internazionale per le tecnologie avanzate per i processi di progettazione e realizzazione del gioiello, e i più importanti rappresentanti del mondo dell’orologeria, che porteranno i propri pezzi più esclusivi a VO’ Clock Privè, evento dell’orologeria contemporanea, che parte domani, 18 marzo, per concludersi domenica 20 marzo, e che nel weekend sarà aperto al pubblico di appassionati.

Novità di questa edizione di Vicenzaoro è la prima blockchain per coralli e cammei. Un traguardo importante per tutta la filiera produttiva di Torre del Greco, grazie ad una nuova certificazione di garanzia univoca mondiale, in grado di identificare ogni gioiello e/o semilavorato in corallo oppure in cammeo prodotto a Torre del Greco: è questo quanto viene annunciato nel pomeriggio da Assocoral e Agenzia ICE, con l’intervento di Steven Tranquilli, direttore di Federpreziosi Confcommercio Imprese per l’Italia. Non solo un segno distintivo, ma soprattutto il frutto di un percorso di affermazione e posizionamento che guarda al futuro all’insegna dell’amore e della professionalità, utilizzando strutture altamente tecnologiche quali la blockchain in grado di garantire l’integrità e la persistenza dei dati inseriti all’interno del sistema. Si tratta di un lavoro corale di anni, che nasce dalla consapevolezza della tradizione e della storia bisecolare della lavorazione del corallo e del cammeo a Torre del Greco ed una grande volontà di emergere con degli obiettivi comuni.

«Vicini al popolo Ucraino»

«Oggi con Vicenzaoro apriamo il calendario europeo degli eventi per la gioielleria e oreficeria – ha dichiarato Lorenzo Cagnoni, presidente Italian Exhibition Group -. Desidero in questa occasione esprimere la mia solidarietà e vicinanza al popolo dell’Ucraina che sta subendo la più grave crisi umanitaria del nostro continente dalla Seconda Guerra mondiale. Il mondo è chiamato a nuove prove e noi non ci tiriamo indietro nell’affiancare la community orafa. Il quartiere fieristico al completo dimostra che il comparto sa rispondere positivamente. Come IEG intendiamo dare impulso all’industria e al Made in Italy con nuove occasioni di business e di internazionalizzazione. Il successo dell’ultima manifestazione che abbiamo lanciato a febbraio a Dubai ci conferma che la strada tracciata è quella giusta».

Francesco Rucco, sindaco di Vicenza, ha dichiarato: «Quello dell’oro è un ramo importante della nostra città e provincia, che abbiamo voluto portare anche all’interno del nostro dossier presentato nelle scorse settimane per la candidatura a Capitale italiana della Cultura. Vicenza ha fatto ottima impressione sia alla commissione che a livello nazionale in una vetrina che ci ha visto finalisti e ora realizzerà un progetto culturale legato anche al mondo dell’imprenditoria. Anche quest’anno la città vede una sinergia importante con questo mondo, che ha portato da un lato a rinnovare il nostro Vioff con un’iniziativa che si richiama alla sostenibilità ambientale, e dall’altro al rinnovo dei patti parasociali tra i soci vicentini e i soci riminesi per un respiro di
ulteriori nuovi tre anni, per mantenere l’importanza delle nostre fiere nel vicentino».

«Avrei preferito essere presente qui in veste di assessore allo sviluppo economico in un altro assetto mondiale – ha sottolineato l’assessore regionale Roberto Marcato –. La contingenza chiede di avere un nuovo atteggiamento. Il nostro obbligo non è di essere moderni, ma di essere contemporanei. Quanto accaduto nell’ultimo biennio ha prodotto una accelerazione a livello mondiale. Oggi è necessario partire dal presupposto che il mondo è cambiato e noi dobbiamo definire nuove strategie per rispondere a ciò che sta accadendo. Ci siamo trovati a dover prendere decisioni al buio come a ridosso del primo lockdown. Però ci siamo dati da fare tutti e il sistema veneto ha avuto una capacità di risposta davvero straordinaria. Lo dimostrano i dati. Il Veneto ha chiuso il 2021 con la crescita di PIL più alta d’Italia e con il miglior tasso di occupazione».

Maria Cristina Franco, vice presidente Provincia di Vicenza, ha dichiarato: «Faccio i miei complimenti a IEG per aver gestito in questo periodo difficile questo appuntamento internazionale. Un orgoglio per la Città di Vicenza e per l’intera filiera orafa, una parte importante del comparto produttivo che ci caratterizza come città all’interno di un panorama che vede finalmente una importante ripresa. Significativo il fatto che ci classifichiamo al secondo posto insieme a Torino nell’ambito delle città produttive d’Italia dopo Milano». Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Veneto, ha dichiarato: «Gli eventi contingenti chiedono a tutti un cambio di atteggiamento. Chi ha ruoli di responsabilità deve capire che il mondo sta cambiando velocemente e che dobbiamo adottare nuove strategie. Ma sono orgoglioso di dire che il sistema veneto in questi ultimi due anni ha avuto una capacità di risposta straordinaria. Ricordo che il Veneto ha chiuso il 2021 con la crescita di Pil e del tasso di occupazione più alti d’Italia, e non è un caso. In questa fiera ci sono 200 aziende venete, con una capacità di saper fare che forse non ha eguali al mondo».

Claudia Piaserico, presidente Federorafi, ha parlato anche a nome delle associazioni categoria di settore presenti a Vicenzaoro, ossia Confartigianato, CNA e API. «Dopo un 2021 caratterizzato da risultati eccellenti, il nuovo anno si è aperto con un sentiment di grande fiducia ma anche di timori globali. Il settore ha chiuso un 2021 con una crescita di oltre il +54% sul 2020, stimando quindi un giro di affari di quasi 8,8 miliardi di euro, superiore dell’+11,9% anche rispetto al 2019. Tra i paesi di riferimento del Made in Italy per l’export, grande successo sugli Stati Uniti con un +61% sul 2019. L’occupazione sale di di circa il +2% e ciò significa passi avanti nella formazione, tema apicale per il comparto. Proprio qui a Vicenzaoro si terrà per la prima volta nel nostro settore l’Assemblea della RETE TAM, il network degli istituti di formazione tecnica nel settore della moda e stiamo anche studiando con importanti Università specifici corsi per formare anche una nuova classe dirigente con skills decisive nei temi della sostenibilità e nella comunicazione. Il clima di fiducia nel settore rimane, e il successo di eventi come Vicenzaoro e JGT Dubai è la testimonianza».

Carlo Maria Ferro, presidente di Agenzia ICE, ha dichiarato: «L’export del nostro Paese è ripartito, ma guardiamo all’evoluzione degli scenari con ancor più sentita preoccupazione per il dramma umanitario in corso e per le incertezze economiche create dalla tensione militare. È quanto mai importante fare sistema per aiutare le imprese a reagire nell’immediato e a prepararsi, con visione, ad affrontare le sfide future. E in questo, le fiere sono fondamentali: chapeau quindi a IEG che, nel sistema fieristico italiano, è fra i primi a muoversi verso un percorso di internazionalizzazione. Come ICE, vogliamo contribuire al riposizionamento delle nostre imprese sui mercati con 19 nuove azioni dei campi del digitale, dell’ecommerce, della formazione, della protezione del made in Italy. Offrire e promuovere prodotti di eccellenza è l’unica soluzione che funziona in tutti gli scenari, anche quelli più difficili.

Le imprenditrici e gli imprenditori italiani hanno in questo un grande punto di forza perché sanno fare grandi prodotti. In bocca al lupo a IEG e alle aziende partecipanti a VicenzaOro! Un commosso minuto di silenzio per le vittime della guerra in Ucraina ha chiuso l’intervento di Lorenzo Quinn, artista e scultore internazionale. «Sono davvero onorato – ha commentato – di essere qui ad esporre l’opera Give che rappresenta il dono e la pace attraverso la pianta dell’ulivo, che con piacere rivedo anche all’interno della fiera. Questa macro scultura che accoglie i visitatori dialoga perfettamente con le straordinarie creazioni qui presenti, un connubio ideale tra micro e macro arte. Stiamo già lavorando in questo senso per proporre un grande progetto durante l’edizione di settembre di Vicenzaoro che coinvolgerà città e fiera».

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