«Machine to machine», a Rovereto la live demo Smact per il manifatturiero

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Uno spazio di 1.000 mq di fabbrica meccatronica per dimostrare e sperimentare l’automazione avanzata su un ciclo produttivo reale di lavorazione di tubi e lamiere, con macchine evolute connesse e capaci di comunicare tra loro. Con questo obiettivo nasce a Rovereto la Live Demo “Machine to Machine manifatturiero”, realizzata da SMACT Competence Center con il supporto scientifico di Università di Trento e Fondazione Bruno Kessler e inaugurata venerdì 11 marzo negli spazi del Polo Meccatronica di Trentino Sviluppo.

Le Live Demo SMACT sono vere e proprie «fabbriche scuola» che permettono di vedere e toccare con mano casi di utilizzo delle nuove tecnologie per la messa in pratica della digitalizzazione, in uno spazio di technology transfer innovativo dedicato a imprenditori e operatori da un lato e ricercatori e tech provider dall’altro. Progetti basati su tecnologie come Intelligenza artificiale, Internet of Things, Big Data, Cloud Computing, Digital Twin.

«Con Rovereto prosegue a pieno ritmo la realizzazione del progetto ambizioso di SMACT di portare le Live Demo in tutte le regioni del Nordest» commenta il Prof. Fabrizio Dughiero, presidente del consiglio di gestione del Competence Center. «In questi dimostratori il potenziale della digital transformation diventa concreto, tangibile, ed è a disposizione delle aziende che possono valutarne l’impatto su processi e prodotti e formarsi alle nuove tecnologie, in questo caso nel settore del machine to machine per la manifattura. Grazie all’Università di Trento, a Trentino Sviluppo e a tutti i partner coinvolti, aziende all’avanguardia, associazioni di categoria, istituzioni, l’ecosistema dell’innovazione si mette all’opera a beneficio del territorio».

«Questa iniziativa costituisce un ulteriore passo avanti nel progetto di collaborazione territoriale per incentivare il trasferimento di conoscenza tra l’università, la ricerca e le imprese» commenta il rettore dell’Università di Trento, Flavio Deflorian. «Lavoriamo su molti fronti, ma di sicuro le Live Demo ci offrono la possibilità unica di spiegare, soprattutto alle piccole e medie imprese locali, i vantaggi dell’innovazione tecnologica in un modo estremamente concreto ed efficace. Vedere come la digitalizzazione rende fluida ed efficiente la produzione e toccare con mano le potenzialità dell’innovazione applicata ai propri prodotti aiuta a persuadere i piccoli imprenditori a investire con convinzione nella digitalizzazione, nell’internet delle cose. Un passaggio fondamentale per restare competitivi sul mercato e entrare a pieno diritto nell’ecosistema dell’innovazione che oggi vede alleati il pubblico e privato – conclude il rettore – Questo progetto permette inoltre di riaffermare la centralità della città di Rovereto, come luogo in cui innovazione e trasferimento tecnologico fanno dialogare e lavorare insieme ricerca e imprese».

«La Fondazione Bruno Kessler focalizza una parte rilevante della propria ricerca sulle tecnologie digitali per l’industria realizzando applicazioni per sistemi critici, sistemi adattivi e autonomi, sistemi di percezione avanzata, di diagnostica e predizione» sottolinea il direttore del Centro Digital Industry FBK, Alessandro Cimatti. «La Live Demo di Rovereto rappresenta in questo senso il contesto ideale per abilitare la collaborazione fra le aziende del territorio e chi si occupa di ricerca in ambito industriale e uno strumento a supporto del trasferimento tecnologico. La digitalizzazione, l’applicazione dei paradigmi di Industria 4.0 e l’impatto dell’intelligenza artificiale sul settore dell’industria stanno sconvolgendo i mercati industriali e costringendo le imprese a riconsiderare le modalità e i processi di lavoro tradizionali. SMACT e la Live Demo di Rovereto offrono perciò l’opportunità alle aziende di valutare l’impatto di nuove tecnologie e nuovi paradigmi operativi, di confrontarsi con i risultati della ricerca al fine di aumentare la propria efficienza, flessibilità produttiva, sicurezza e, non ultimo, l’impatto ambientale».

Machine to Machine

La Live Demo di Rovereto dimostra l’efficacia delle tecnologie 4.0 in una linea di produzione incentrata su prodotti ottenuti mediante componenti in tubo e lamiera metallica assemblati tramite saldatura robotizzata. L’intera linea integra tecnologie che rendono più efficienti i processi e più flessibile la produzione. Semplificazione del lavoro per gli operatori e costi e produttività sempre sotto controllo: ecco i vantaggi delle tecnologie innovative che vengono presentate in questo spazio. Il focus della Live Demo è su meccanica avanzata, veicoli AGV (autonomous guided vehicle) industriali a guida autonoma, ottimizzazione energetica e logistica, tecnologia M2M (Machine to Machine), robot collaborativi (cobot) e catene di distribuzione efficienti. In particolare è presente Adige Sys LC5, prodotto dalla società del Gruppo BLM Adige SpA di Levico Terme, un macchinario lungo 18 metri e largo 6, specializzato in tagli laser super precisi su tubi e lamiere. Altri macchinari e sensori sono forniti dalle aziende Carpano Equipment, Alascom, Optoi ed EnginSoft. Ma la Live Demo potrà essere utilizzata anche per finalità sociali, grazie alla collaborazione con Ruotalibera, associazione di promozione sociale di Rovereto che promuove l’inserimento lavorativo di persone provenienti da categorie svantaggiate: i macchinari verranno utilizzati per la produzione di telai e l’assemblaggio di bici.

La caratteristica principale della connessione machine-to-machine è quella di creare una rete di collegamento tra almeno due macchine purché connesse ad Internet e dotate di sensori Rfid. I sistemi M2M utilizzano nella maggior parte dei casi reti wireless, che possono essere sia pubbliche sia private, e possono integrare diverse reti a seconda delle esigenze e delle possibilità, sempre all’interno di un sistema chiuso. Le informazioni vengono raccolte tramite sensori e poi scambiate attraverso una rete, che può anche servirsi di un server per raccogliere e stoccare il flusso di dati. Quindi, le macchine comunicano tra loro utilizzando protocolli comuni, anche attraverso meccanismi di machine learning, perseguendo l’efficientamento dei processi di produzione.

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